Padre Davide Sciocco, nuovo vicario di Bissau, parla di diritti
Il missionario del Pime è stato nominato dal vescovo della capitale e si occuperà principalmente di formazione. A cominciare dai diritti…
Da trent’anni condivide le gioie e le sofferenze del popolo della Guinea-Bissau. Ora, dopo tante esperienze e impegni in vari campi pastorali, caritativi e della comunicazione, padre Davide Sciocco è chiamato a nuove sfide e responsabilità. È stato infatti nominato dal vescovo José Lambra Cá vicario della diocesi. «Dovrei seguire – ci spiega dalla capitale guineense – un po’ da vicino e in profondità tutti gli aspetti formativi che riguardano sia i seminaristi che i preti giovani, ma anche tutti gli agenti di pastorale, i catechisti, le famiglie…». Purtroppo, però – come spesso accade in Guinea Bissau – niente è facile. Perché, appena ricevuta la nomina, il vescovo è dovuto partire per l’Italia per seri problemi di salute. E così padre Davide si è ritrovato da solo a gestire anche tutte le questioni ordinarie che riguardano la più grande delle due diocesi del Paese, portando avanti al contempo il suo impegno di superiore del Pime per la Guinea Bissau. «Ci sono molte attività, varie commissioni, l’avvio dell’anno pastorale, l’ordinazione dei nuovi diaconi…». Insomma, tanti impegni per garantire le molte attività della diocesi, ma anche per dare nuovo slancio a una presenza di Chiesa che rappresenta un punto di riferimento importante in questo piccolo Paese travagliato da grande instabilità politica e segnato da diffusa povertà. «La nostra Chiesa – spiega padre Davide – conta una trentina di preti locali più numerose suore, ma c’è ancora una ricca realtà missionaria. Tuttavia, il personale è insufficiente per rispondere alle tante sfide che ci troviamo di fronte, soprattutto in città, dove la presenza della Chiesa andrebbe rafforzata. Ci sono tanti giovani e tante persone che si avvicinano a noi, ma non siamo in grado di accompagnarli come vorremmoGuarda qui il video in cui padre Davide – che ha vissuto lui stesso il conflitto in Guinea-Bissau – ci ricorda che la guerra è una sconfitta per tutti: «Rivela la violenza e la cattiveria del cuore umano. Eppure fa emergere anche la possibilità di scegliere il bene, proprio nei momenti più tragici».
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