Nuovo Centro Pime spazio aperto al mondo

Nuovo Centro Pime spazio aperto al mondo

Un giro virtuale nei nuovi locali aperti al pubblico per scoprire che non si tratta di semplici sale, ma di strumenti attraverso cui l’Istituto vuole rispondere ai bisogni della «missione Milano»

 

Aprirsi alla città, aprirsi al mondo, uscire nelle strade e mettersi in dialogo con le persone… Finora sul nuovo Centro Pime di Milano si sono dette tutte le buone intenzioni con cui nasce. Ma che cosa c’è dentro questo Centro, concretamente? Ebbene, è presto detto: c’è spazio. Spazio per fare meglio tutto quello che si faceva prima, mettendo a frutto oltre sessant’anni di esperienza acquisita. E spazio per fare cose nuove, accogliendo chi vorrà entrare in un luogo pulsante di vita, strettamente legato alle missioni sparse nel mondo. Ma proviamo a farci un giro dentro, con l’immaginazione.

Entrando dal cancello di via Monte Rosa 81 ci troviamo di fronte alla facciata della Casa Madre del Pime, interamente restaurata, che fa bella mostra di sé con i suoi rosa e gialli incorniciati dal verde del giardino. Un passaggio pedonale sopraelevato conduce al suo interno, nei locali occupati dalla Direzione generale. Ma a noi interessa soprattutto quanto c’è sotto. Due rampe di scale ci portano in basso a un piccolo spiazzo e poi davanti a due porte a vetri. Siamo negli ex sotterranei di Casa Madre: mille metri quadri che venivano usati come magazzino. Un vero spreco. Ma eccoli ora rimodernati con le pareti bianche che lasciano intravedere i mattoni grezzi originali. Le basse arcate fanno sembrare i corridoi ancora più lunghi e due grandi specchi, dal pavimento al soffitto, moltiplicano lo spazio creando un gioco prospettico. E il fatto di trovarci in un sotterraneo non significa che siamo in uno spazio buio e angusto: le finestre sono state ampliate e ogni campata ha la sua cascata di luce dal soffitto.

Il primo spazio che incontriamo sulla sinistra sembra aspettare solo che qualcuno vi entri per animarlo. Ed effettivamente è così: tre installazioni multimediali interattive sono pronte a raccontare cos’è il Pime, la sua storia e il suo carisma. Una grande mappa mostra dove i missionari lavorano; alcuni oggetti, appartenuti ai martiri e ai beati dell’Istituto, testimoniano i loro viaggi e gli incontri fatti con popoli lontani; un grande schermo si anima con i volti e le voci dei padri e dei missionari laici del Pime, che raccontano se stessi e quello che vivono. In questo spazio chi non conosce l’Istituto potrà scoprirlo in pochi minuti, assaggiando un po’ di quello che lo anima da quasi due secoli.

Andando oltre si superano i tornelli di ingresso al Museo e si è subito catapultati in un altro mondo. Le luci qui sono soffuse e l’atmosfera  è quella di un luogo ricco: di culture, di conoscenze, di tradizioni e di saperi che vengono dai quattro angoli del pianeta. Le pareti sono interamente ricoperte di espositori d’acciaio e di vetro, nei quali fanno bella mostra di sé le opere d’arte, i reperti e gli oggetti raccolti dai missionari del Pime in anni di ininterrotto scambio culturale con i popoli di ogni continente. Di tanto in tanto un pezzo esposto si anima: anche quest’area, infatti, è ricca di installazioni multimediali create appositamente per valorizzare le opere di più grande valore culturale, che renderanno ogni visita al Museo un’esperienza arricchente. Anche se sarà sempre meglio prenotare una visita guidata, magari a tema. Ce ne sono anche per le famiglie, create su misura per far felici sia i bambini sia i loro genitori, con laboratori e attività creative. Finito il nostro giro nel Museo si torna indietro verso l’ingresso. Ed ecco la novità principale: la caffetteria culturale. Un semplice bancone quadrato e qualche tavolino, nulla di eccessivamente complesso. Ma si tratta di uno spazio dalle grandi potenzialità: con un’area attrezzata per incontri e presentazioni, una selezione di riviste e un’intera parete dove allestire mostre temporanee, questo bar si arricchirà presto di una sua proposta tutta particolare, intrecciando lo stare insieme con il cibo. Aperto ai tanti lavoratori del quartiere che vogliono una pausa pranzo fatta bene, tanto quanto alle mamme con bambini che cercano un angolo tranquillo per una merenda, così come agli studenti della vicina sede dell’Università Cattolica, che dopo una giornata di studio vogliono bersi una birra in allegria.

A lavorare in stretta sinergia con la caffetteria ci sarà il negozio, che troviamo nell’ultima area del Centro Pime. La superficie della scaffalatura è rimasta la stessa, ma anche qui siamo di fronte a uno spazio completamente ripensato nelle soluzioni espositive, con molti nuovi prodotti in vendita e un settore alimentari ampliato. Molto di quello che si troverà esposto qui sarà possibile assaggiarlo nella caffetteria, naturalmente. Ma il negozio si pone come obiettivo quello di diventare un punto di riferimento per quanto riguarda i prodotti solidali provenienti da tutto il mondo, mentre la libreria manterrà il suo primato nel proporre testi di spiritualità e religione. E, a proposito di libri, dal cortile interno di Casa madre si potrà accedere alla nuova sala lettura della Biblioteca, uno spazio luminosissimo con vista sul giardino, ideale per studiare in tutta tranquillità o per consultare uno dei suoi 43 mila volumi specializzati.

Non è finita qui. Tra i nuovi spazi del Centro Pime c’è anche una piccola sala polivalente, attrezzata per ospitare incontri, presentazioni di libri, piccoli spettacoli, concerti o laboratori per bambini. Oltre a questa, due nuove sale destinate all’Ufficio Educazione Mondialità e all’Animazione missionaria verranno ricavate dagli spazi dell’ex-negozio, capaci di accogliere bambini e giovani per mille attività.

E ancora: il Teatro Piero Gheddo, sempre aperto al pubblico milanese con la Stagione teatrale Pime, che quest’anno proporrà quindici spettacoli, e con convegni e seminari su temi di attualità. Ma anche la chiesa di San Francesco Saverio, anch’essa in fase di restauro, che vuole proporsi come la chiesa dei missionari a Milano. Per non parlare del giardino, una vera e propria oasi di verde e di tranquillità. Insomma: il nuovo Centro Pime di Milano oggi è pronto con nuovi spazi che dal mese di settembre cominceranno a riempirsi di idee e di inizative. Per rilanciare la presenza dell’Istituto nella città dalla quale nel 1850 mosse i suoi primi passi. Ma soprattutto per raccogliere la sfida di una presenza missionaria, radicata nel Vangelo di Gesù e in dialogo con tutti, non solo agli estremi confini della Terra ma anche nel cuore dell’Italia di oggi.