La maestra: «Caro Messi, mostra ai ragazzi che non conta solo essere primi»

La maestra: «Caro Messi, mostra ai ragazzi che non conta solo essere primi»

Nell’Argentina del calcio alle prese con Leo Messi che a 29 anni vuole abbandonare la nazionale dopo il rigore decisivo sbagliato col Cile in Coppa America, la lettera della maestra Yohana Fucks: «Solo tu puoi spiegare davvero ai ragazzi che le sconfitte si affrontano con la forza e il coraggio»

 

In queste giornate piene di calcio anche l’Argentina sta vivendo il suo psicodramma pallonaro. Dopo il rigore decisivo sbagliato domenica nella finale col Cile in Coppa America, il grande campione Leo Messi – star indiscussa del calcio mondiale – a 29 anni ha annunciato l’intenzione di lasciare la sua nazionale, gettando nello sconforto i tifosi dell’albiceleste. Dall’altra sera su tutti i media argentini si susseguono gli appelli al campione affinché ci ripensi (compreso quello di Diego Armando Maradona). Ma il messaggio più bello, in realtà, è arrivato da Yohana Fucks, una maestra della piccola cittadina di Entre Ríos che in una lettera aperta al campione ha posto la questione in termini educativi: se tu ti ritiri – gli ha detto in sostanza – come faccio a spiegare ai ragazzi che stravedono per te che nella vita non conta solo essere primi?

«Ti scrivo non come una tifosa dell’Argentina, ma come un’insegnante che ha scelto e ama questa professione come tu ami la tua» argomenta Yohana Fucks. «Ma per quanto amore e quanta dedizione io metta nel mio lavoro, non riuscirò mai a trasmettere ai miei alunni quel fascino meravigloso che provano per uno come te. E loro stanno vedendo oggi il loro idolo arrendersi».

«Per favore, non arrenderti – continua la maestra -. Mostra loro che in questa nazione non conta solo vincere ed essere primi. I miei alunni devono poter capire che gli eroi più nobili – non importa se siano essi medici, soldati, insegnanti o giocatori di calcio – sono quelli che danno il meglio di se stessi per il bene degli altri, sapendo che niente vale di più per loro; sapendo già fin dall’inizio che se si vince il trionfo è di tutti, ma se si cade l’umiliazione sarà solo la propria; eppure lo stesso ci provano. Ma soprattutto – dice ancora a Messi -, mostra che si è eroi e uomini quando si lotta per superare la sconfitte con coraggio e fortezza, anche quando l’universo intero ci dice che non ce la faremo. Solo così un giorno si può incontrare la più grande delle vittorie: essere felici rimanendo se stessi».

«Tutti oggi ti stanno parlando di pallone – conclude la maestra Yohana Fucks -. Io credo molto di più nella forza del tuo cuore».