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Icona decorativaIcona decorativa29 Luglio 2025 Redazione

La tratta di persone è crimine organizzato: «Poniamo fine allo sfruttamento»

È l’appello della rete mondiale delle religiose Talitha Kum, in occasione della Giornata internazionale contro la tratta che si celebra oggi

Ecco il messaggio della Coordinatrice internazionale di Talitha Kum suor Abby Avelino per la Giornata contro la tratta indetta dall’Onu nel 2014 .

Oggi, nella Giornata Mondiale contro la Tratta di Persone, Talitha Kum si unisce alla campagna mondiale per chiedere la fine di una delle forme più atroci e organizzate di schiavitù moderna: la tratta di persone. Il tema di quest’anno, “La tratta di persone è Crimine Organizzato: Poniamo fine allo sfruttamento”, mette in evidenza una verità fondamentale, ma spesso trascurata: la tratta non è un incidente isolato, ma un reato complesso e sistemico. Opera in modo occulto e altamente organizzato e si basa sullo sfruttamento dei più vulnerabili.

​​Come Talitha Kum, una rete globale di donne e uomini di fede impegnati a porre fine alla tratta di persone, siamo solidali con i sopravvissuti e chiediamo lo smantellamento dei sistemi organizzati di sfruttamento.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), “circa il 74% dei trafficanti opera all’interno di gruppi criminali organizzati”. Queste reti operano oltre i confini e sia in ambienti digitali che offline, prendendo di mira i soggetti più vulnerabili: donne, bambini, migranti, rifugiati e sfollati a causa di conflitti o povertà.

La tratta di persone si sta evolvendo in modo allarmante. Le piattaforme digitali vengono utilizzate in modo improprio per reclutare, manipolare e abusare, spesso in modo invisibile. Nelle regioni devastate dalla guerra e dalle crisi, i trafficanti prendono di mira le famiglie sfollate, costringendo donne e ragazze allo sfruttamento sessuale o al matrimonio forzato. In alcune zone, ci allarma anche l’aumento delle segnalazioni di rapimenti a scopo di traffico di organi, una grave violazione della dignità umana.

Di fronte a queste minacce, Talitha Kum risponde con compassione, resilienza e azioni concrete. Nel 2024 abbiamo accompagnato più di 46.000 vittime e sopravvissuti, camminando al loro fianco nel percorso di guarigione, cura, empowerment e reinserimento.

Tra loro c’è Grace, una giovane donna vittima della tratta di persone a Dubai. Dopo essere fuggita dai suoi trafficanti, ha trovato rifugio in una chiesa locale ed è stata messa in contatto con le suore di Talitha Kum in Nigeria. Nel rifugio ha ricevuto cure e formazione. Oggi Grace ha una sua attività e sta studiando nutrizione, e afferma: «Con il loro aiuto e le loro preghiere, le suore mi hanno dato il coraggio di contare sulle mie forze».

Il percorso di Grace è una potente testimonianza di ciò che si può ottenere quando si trattano le sopravvissute e i sopravvissuti come protagonisti del proprio recupero. E quando le comunità, le chiese e i sistemi giudiziari collaborano per smantellare le reti organizzate di tratta di persone.

In occasione di questa Giornata Mondiale, Talitha Kum lancia un appello a tutte le parti interessate, in particolare alle forze dell’ordine e al sistema di giustizia penale, affinché:

Smantellino le reti organizzate di traffico attraverso le frontiere e le piattaforme digitali;

Diano priorità agli approcci incentrati sui sopravvissuti nei sistemi giudiziari;

Rafforzino le misure di prevenzione, in particolare nelle comunità vulnerabili a causa di conflitti, povertà o rischi digitali.

Nell’ambito delle nostre iniziative di sensibilizzazione globale in occasione di questa Giornata, vi invitiamo anche a consultare il Rapporto annuale 2024 di Talitha Kum, che mette in evidenza l’impatto della nostra rete e ribadisce il nostro impegno costante per un mondo libero dalla tratta di persone. 

Insieme possiamo porre fine alla tratta e allo sfruttamento delle persone. Insieme possiamo costruire un mondo in cui ogni persona viva in libertà e dignità.

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