In occasione della X Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, il Pontefice incoraggia tutti as «aprire gli occhi e le orecchie» e ad «agire contro la tratta e ogni forma di sfruttamento». Ecco il suo messaggio
Finita l’era Bolsonaro, non è finita quella dello sfruttamento della grande foresta amazzonica. La testimonianza di padre Sisto Magro al fianco dei piccoli contadini: «È difficile mettersi contro chi ha il potere dei soldi e delle pallottole». Guarda la sua intervista anche nella puntata di Finis Terrae
Dietro alle performance sempre più sorprendenti dei sistemi di intelligenza artificiale c’è la manodopera sfruttata di una nuova categoria di lavoratori di serie B in tutto il mondo. Che dovrebbero uscire dall’ombra ed essere tutelati
Nel 1983, don Luigi Ciotti con alcuni amici e volontari aveva avviato a Grand Bassam un progetto di accoglienza e reinserimento per giovani in conflitto con la legge. Che continua ancora oggi e che riguarda anche vittime di tratta e di grave sfruttamento
La pandemia di Covid-19 ha accentuato l’uso e l’abuso delle tecnologie. Anche per reclutare e sfruttare soprattutto donne e bambini per la prostituzione. Ma anche la crisi in Ucraina ha reso particolarmente vulnerabili le persone in fuga. L’allarme delle Nazioni Unite nella Giornata contro la tratta 2022
Per raggiungere l’obbiettivo di zero emissioni di carbonio – e quindi compiere la rivoluzione green – si dovrà aumentare l’attività estrattiva di materie prime come litio, cobalto e neodimio, necessarie alla produzione di batterie e magneti per i motori elettrici. Ma l’attività nelle miniere comporta rischi per l’ambiente e anche sfruttamento del lavoro
L’estrazione del minerale necessario alle batterie delle auto elettriche produce inquinamento e conflitti e si fonda sul lavoro forzato anche minorile. Nelle miniere del Congo il lato oscuro della “rivoluzione green”
Maria Elisabetta Alberti Casellati – eletta qualche giorno fa alla guida del Senato italiano – nel 2007 al Pime di Milano sfilò insieme ad altre parlamentari nell’ambito di una campagna per l’equità nelle condizioni di lavoro nell’industria tessile nel Sud del mondo. Un impegno che ci permettiamo di ricordarle oggi, perché – come recitava l’appello che sottoscrisse in quell’occasione – merita di essere portato di nuovo all’attenzione dei presidenti di Camera e Senato…