Zamperoni, il Brasile e la chiamata nella chiamata

Zamperoni, il Brasile e la chiamata nella chiamata

Nella Casa del Pime di Rancio per le complicazioni del Covid-19 si è spento anche padre Lino Zamperoni, 91 anni, per tanti anni in Brasile. Era partito nel 1958 come missionario laico  ma quindici anni dopo aveva scoperto la vocazione al sacerdozio

 

Nel triste elenco dei missionari anziani del Pime morti in questi giorni nella casa di Rancio di Lecco si aggiunge anche il nome di padre Lino Zamperoni, 91 anni. Soffriva da tempo per motivi legati alla senilità, ma il decesso è avvenuto anche per complicazioni legate al Covid-19.

Padre Lino era nato ad Asolo (provincia e diocesi di Treviso), il 26 febbraio 1929. Da giovane a Torino aveva svolto l’attività di sarto prima di entrare nel 1952 nel Pime a Busto Arsizio come aspirante fratello. Emesso il giuramento di appartenenza all’istituto nel 1958 era partiro per il Brasile, il Paese a cui ha dedicato la sua vita missionaria. Nei primi anni aveva svolto il suo servizio al Sud, a Brangança Paulista e a Assis, per poi trasferirsi a Manaus in Amazzonia nel 1969. Nominato responsabile dei missionari laici in Brasile,aveva partecipato con questo ruolo al Capitolo di Aggiornamento del Pime nel 1971. In seguito era poi stato direttore del Collegio di Assis, fino alla chiusura delle sue attività.

Era stato in quegli anni che aveva avvertito la chiamata al sacerdozio: ottenuta la dispensa dal giuramento di appartenenza al Pime era stato accolto nella diocesi Apucarana (Paranà) dove il vescovo mons. Romeu Alberti, lo aveva ordinato prete nel 1974. Cinque anni dopo, però, la Direzione generale del Pime aveva stipulato prima una convenzione con la diocesi per la ri-associazione temporanea di padre Lino all’istituto e poi, nel luglio 1984, aveva riaccolto la sua promessa definitiva di appartenenza.

«Perché rientrare nel Pime? – scriveva padre Lino nel 1984, dopo 10 vissuti come sacerdote diocesano – perché sono nato nel Pime e sono vissuto sempre nel Pime. L’esperienza come sacerdote diocesano mi ha messo in contatto con un mondo che spiritualmente non sento mio. Ho lavorato con impegno nelle diverse responsabilità affidatemi, ma il mio cuore rimaneva in sintonia con l’istituto da cui mai mi sono sentito slegato».

Padre Lino aveva poi continuato il suo servizio in varie zone del Brasile Sud (Bela Vista, Campo Mourão, Porto Murtinho, Porecatu). Nominato economo regionale, era diventato responsabile della formazione dei missionari laici a Sao Paolo. Nel 2001 era stato poi nominato primo rettore ed economo della Casa Rahina dos Apóstolos ad Ibiporã. Poi, nel 2005, parroco della parrocchia San Antonio, a Jardim (Mato Grosso del Sud), diocesi di cui era divenuto anche vicario generale. Nel 2013, infine, per motivi di salute aveva accettato di rientrare in Italia, ritirandosi a Rancio.

Il funerale di padre Zamperoni verrà celebrato a Rancio, martedì 19 gennaio alle 9.30, in forma privata come impongono le norme per la prevenzione della diffusione del Covid-19. Seguirà la tumulazione nel Cimitero di Villa Grugana.