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Ijtema cristiana

Pochi anni fa il parroco di Nagori (presso Dhaka) costruiva una chiesa dedicata a s. Antonio nel villaggio di Panjura, e per evitare gli inconvenienti della stagione delle piogge, iniziava a celebrare solennemente la festa – con relativa novena – non il 13 giugno (data della festa nel calendario della Chiesa Cattolico Romana universale) ma nei primi giorni di febbraio, quando il tempo è ancora fresco e secco. In poco tempo la devozione si è diffusa e ora raccoglie migliaia di fedeli – cristiani, ma anche indù e musulmani. Poiché questa festa segue di pochi giorni la grande “Ijtema” del movimento islamico Tablig, che raccoglie più di due milioni di fedeli, ora molti la chiamano “Ijtema cristiana”. Fra s. Antonio e la Madonna di Lourdes, la cui festa viene celebrata nell’ashram di Diang presso Chittagong, stava nascendo un’imbarazzante concorrenza per accaparrarsi i devoti, ma i due santuari si sono accordati e hanno distanziato le celebrazioni. Quest’anno i fedeli hanno potuto pregare s. Antonio a Panjura il 6, e la Madonna a Diang il 13 febbraio.

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