Le statistiche ufficiali – probabilmente sottostimate – indicano in 6,6 milioni i tossicodipendenti nel Paese. Che ha ben poche politiche pubbliche per prevenzione e recupero, ma si affida alla repressione violenta «alla Duterte». L’impegno di Caritas Bangladesh per un approccio diverso
Una giovane operaia di una fabbrica tessile a Dacca si è battuta per avere gli straordinari pagati e ha poi fondato un sindacato per occuparsi dei diritti delle colleghe. La storia di Daliya Akter è diventata un film dal titolo “Made in Bangladesh” che è uscito il mese scorso in Francia.
Segnali di crisi nel secondo produttore mondiale dell’abbigliamento. Secondo i dati ufficiali nei primi dieci mesi del 2019 ben 60 aziende hanno chiuso i battenti pressate dalle guerre commerciali ma anche dall’incapacità di investire in standard di produzione più sostenibili. Le accuse dei lavoratori: «Chiude chi ha ha pensato solo ad accumulare proventi all’estero»
In una remota regione del Bangladesh meridionale un progetto sostenuto da padre Franco Cagnasso offre un’istruzione ai ragazzi della minoranza marma, vittima di discriminazioni e abusi
In Bangladesh gli stipendi delle fabbriche di abbigliamento non permettono ai lavoratori di accedere alle cure mediche. L’imprenditore sociale Saif Rashid sta provando a cambiare questa situazione di precarietà con alcuni minimarket che vendono alimentari a prezzi scontati e permettono agli operai di accumulare punti con cui ottenere una copertura sanitaria gratuita
Padre Franco Cagnasso: «Dopo ormai due anni siamo in una situazione di stallo. E chi ha paura sono gli aborigeni che vivono nell’area a nord di Cox Bazar, che temono di perdere ulteriormente le loro terre»
L’iniziativa, nata nel 2007, si deve a padre Franco Cagnasso. Per molti ragazzi che vengono dalle zone più remote del Paese il programma è diventato un punto di riferimento nel caos di Dhaka
Mal di testa, bruciature, allergie, dolori alle mani, alle gambe, alle ginocchia e alla schiena: questi i disturbi denunciati dal 61% degli intervistati nelle fabbriche del distretto di Savar, dove si produce anche per le grandi marche della moda