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Icona decorativa, Icona decorativa8 Gennaio 2016 Redazione

Missionaria evangelica svizzera rapita in Mali

Béatrice Stockly era stata già sequestrata nel 2012 da Al Qaeda nel Maghreb e rilasciata dopo alcuni giorni. Ma aveva comunque voluto fare a ritorno a Timbuctu
È stata prelevata questa notte dal suo appartamento di Timbuctu: è nuovamente nelle mani di un gruppo legato ad al Qaeda nel Maghreb (AQIM) Béatrice Stockly, missionaria evangelica svizzera originaria di Basilea. La donna era già stata rapita una prima volta nell’aprile 2012, ma era stata poi liberata dopo alcuni giorni grazie a una mediazione condotta dall’ex presidente del Mali Blaise Compaoré. La donna però – che viveva nel Paese già da dieci anni – ha però voluto farvi ritorno. E proprio per questo sarebbe stata sequestrata di nuovo dai gruppi jihadisti. La vicenda è l’ennesima conferma della gravissima situazione del Mali, balzato all’attenzione dei media in novembre con l’assalto all’hotel Radisson Blue di Bamako. Già allora avevamo raccolto questa testimonianza

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