Incontri che trasformano il domani

Viaggio in Guinea-Bissau alla scoperta dei frutti nati dai progetti passati e delle tante iniziative in corso: tra istruzione, salute e formazione
Area sostegno missioni Pime – Una ventata di aria calda ci accoglie appena aperto il portellone dell’aereo: è questo il primo benvenuto della Guinea-Bissau dopo dieci anni di assenza. Siamo tornati per incontrare i missionari sul campo e verificare i progetti che la Fondazione Pime, grazie anche al vostro sostegno, ha reso possibili: quelli realizzati, quelli in corso e le iniziative per il futuro. Un lavoro meticoloso che negli anni ha saputo rispondere alle necessità della popolazione locale e compensare le carenze di uno Stato che, a causa dell’instabilità politica, fatica a garantire servizi essenziali come sanità e istruzione.
Istruzione: semi di cambiamento
All’aeroporto ci accolgono padre Jaime Coimbra Do Nascimento, consigliere della comunità Pime in Guinea-Bissau, e suor Anna Marini, missionaria dell’Immacolata. Fondazione Pime coordina con lei due progetti di Sostegno a distanza: uno per gli allievi delle scuole nei villaggi di Bissorã e Mansoa, l’altro per bambini diversamente abili. L’emozione del primo incontro si ripeterà in ogni missione visitata. Ovunque siamo attesi da ragazzi festanti, schierati all’esterno delle scuole per darci il benvenuto con danze e il ritmo dei djembe, i tamburi africani che diventeranno la colonna sonora del nostro viaggio. Il fermento è intensificato dall’imminente carnevale guineense, con villaggi e comunità impegnati nelle prove per la grande sfilata.
Con suor Anna raccogliamo i frutti di un lavoro costante con le comunità locali: se dieci anni fa la sfida era convincere le famiglie dell’importanza dell’istruzione primaria, oggi i comitati di villaggio (genitori e anziani) ci chiedono supporto per avere anche il liceo! Un significativo passo avanti reso possibile dalla generosità di tanti sostenitori come voi e dall’infaticabile impegno delle suore. E una grande gioia anche per noi, che vediamo ciò che il nostro lavoro quotidiano concorre a realizzare.
Un passaggio veloce anche al catechistato dove, insieme a padre Franco Beati, nove famiglie da lì a qualche settimana arriveranno per fermarsi e formarsi in tre anni e guidare poi le proprie comunità, un fiore all’occhiello del lavoro dei missionari del Pime in Guinea-Bissau.
Tra mare e terra: l’arcipelago Bijagos
Il viaggio prosegue verso l’arcipelago delle Bijagos, paradiso naturale incontaminato dove i padri Steven Khu Du, Romeo Catan e Marcus Tipu Panna stanno lavorando, tra l’altro, alla costruzione di una scuola. I giorni trascorsi con loro ci hanno permesso di comprendere le sfide di un territorio complesso – l’arcipelago conta 88 isole – dove c’è ancora molto da fare. Abbiamo gettato le fondamenta per un lavoro comune? Lo vedremo presto.
Bissau: cuore pulsante del Paese
Nella capitale, punto di convergenza per i giovani che cercano formazione superiore e universitaria, offerta sanitaria e opportunità lavorative, il fermento è palpabile. Abbiamo visitato casa Bambaran insieme a Davide Carioni e Melissa Pellizzoni, volontari dell’Alp (Associazione Laici Pime) in missione proprio a Bissau, e le scuole di Bolanha e Santa Luzia con padre Davide Sciocco, ma anche la sede di Radio Sol Mansi che, dalla sua fondazione durante la guerra del 1999, continua a offrire non solo intrattenimento ma anche informazione accurata e formazione.
Salute: curare corpo e spirito
Fondamentale la visita all’ospedale pediatrico di Bor, fondato dal compianto padre Ermanno Battisti, struttura in crescita che rappresenta un punto di riferimento non solo per gli abitanti di Bissau. Qui abbiamo avuto un significativo incontro con il dottor Malafi, medico formato grazie anche a una borsa di studio di Fondazione Pime.
Verso Catió: natura e comunità
L’ultimo tratto del nostro viaggio, forse il più coinvolgente, ci ha portato attraverso strade sterrate fino alla missione di Catió, dove la natura regna sovrana. Le visite all’isola di Komo e ai villaggi circostanti sono state ricche di incontri preziosi con insegnanti, direttori scolastici e comunità locali, sempre sotto la guida attenta di padre Naresh Gosala e padre John Phe Thu e in contatto con Chiara Goisis e Fillippo Gatti, anche loro volontari Alp, che con la piccola Abene abbiamo poi incontrato. Sono dunque due le coppie di laici che dedicano tre anni della loro vita alla missione.
Il viaggio si è concluso a Bissau con l’assemblea di tutti i missionari Pime: qualche giorno di vita insieme e un prezioso momento di scambio, restituzione, riflessione e progettazione che ci hanno riportato a casa carichi di idee ed entusiasmo.
È stato molto più di un semplice viaggio: un vero incontro con la Guinea-Bissau, fatto di scoperte, condivisione e di cui sentirete ancora parlare…
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