In Italia suor Rosemary, la suora che cura le ferite dell’Uganda

In Italia suor Rosemary, la suora che cura le ferite dell’Uganda

Spende la sua vita per ridare dignità alle bambina soldato, vittime della guerra seminata dall’Lra in Uganda. E in questi giorni suor Rosemary Nyirumbe ne parla in Italia in una serie di appuntamenti promossi dalla Emi, che pubblica un libro su di lei

 

Trentamila morti, centomila minori schiavizzati come bambini soldato, oltre due milioni di profughi. In queste cifre si condensa la folle eredità dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra), milizia che da anni semina morte in Africa centrale. Ma dentro uno dei drammi più sconvolgenti di oggi brilla l’esempio e l’azione di una piccola, grande donna: Rosemary Nyirumbe. Una religiosa ugandese che ha una visione chiara del cristianesimo: «La fede è meglio praticarla che predicarla».

Rosemary ha dedicato tutte le sue forze per sostenere le vittime delle violenze dell’Lra, in particolare le ragazze sequestrate, brutalizzate e fatte schiave sessuali dei miliziani, le baby soldato cui è stata rubata ogni innocenza, donne rese strumenti di morte nelle foreste d’Africa. Con delicatezza e passione Rosemary conduce da anni una pacifica battaglia fatta di istruzione, lavoro e riscatto attraverso ciò che sa fare meglio e che insegna alle sue ragazze: cucire e cucinare. Con risultati straordinari che hanno restituito vita e dignità a migliaia di donne e di bambini.

Alla sua storia la Emi dedica il nuovo libro «Rosemary Nyirumbe: Cucire la speranza. La donna che ridà dignità alle bambine soldato». E in questi giorni, fino al 22 settembre, l’editrice missionaria sta promuovendo una serie di incontri con suor Rosemary in diverse città italiane per far conoscere la sua testimonianza. Clicca qui per consultare le date e i luoghi degli appuntamenti