Ciclone Idai: gli ostacoli alle raccolte fondi

Ciclone Idai: gli ostacoli alle raccolte fondi

A seguito dei disastri compiuti dal ciclone Idai sulle coste dell’Africa occidentale, molti migranti originari di questa zona hanno pensato di utilizzare le loro rimesse per aiutare le operazioni di soccorso. La solidarietà ha però inizialmente incontrato un ostacolo nelle tasse comunque richieste dalle agenzie di money tranfer.

L’agenzia di money transfer World Remit ha recentemente donato 25 mila dollari alla missione di soccorso della Croce Rossa nei Paesi colpiti dal ciclone Idai, ma il trasferimento non è avvenuto senza polemiche.

Freeman Chari, un attivista dello Zimbabwe attualmente residente negli Stati Uniti, dopo aver raccolto più di 23.000 dollari, ha chiesto a World Remit se fosse possibile non applicare la tassa di trasferimento a tale somma, in quanto avrebbe sottratto agli aiuti una quantità di denaro considerevole.

Nonostante l’agenzia di money transfer avesse inizialmente acconsentito, Chari si è detto scioccato una volta arrivata la risposta dal quartiere generale di World Remit a Londra. L’agenzia, infatti, che guadagna annualmente milioni dalle rimesse dei cittadini di Mozambico, Malawi e Zimbabwe, i Paesi più colpiti dal ciclone Idai, ha risposto di “non essere in grado di offrire trasferimenti gratis se non quando sono in vigore promozioni o per supportare specifiche operazioni di soccorso”.

A quel punto Chari ha pubblicato tutta la conversazione con l’agenzia su Twitter, scatenando le proteste degli utenti zimbabwani, i quali hanno minacciato di non utilizzare mai più i servizi di money transfer di World Remit. Nel giro di qualche ora l’agenzia si è prontamente scusata per il “misunderstanding”, aggiungendo poi che avrebbe contribuito alla causa con una propria donazione.

Secondo quanto riportato da Zimlive.com, Chari è stato contattato da World Remit e la controversia si è risolta con un esito positivo.

L’attivista ha infatti dichiarato che “La questione è stata risolta. Il che vuol dire che potremo usare  i loro servizi (di World Remit, ndr) gratuitamente per trasferire denaro in Zimbabwe al fine di raccogliere fondi. Si sono anche impegnati a fare un’offerta di 25 mila dollari alla Croce Rossa per il Malawi, lo Zimbabwe e il Mozambico.”

Nonostante la faccenda si sia risolta nel migliore dei modi, rimane il fatto che sia stata necessaria una certa mobilitazione degli utenti sui social media per eliminare le tasse dai trasferimenti solidali, un’azione che per i casi di emergenza umanitaria dovrebbe avvenire automaticamente.

In questi giorni tre Paesi dell’Africa occidentale (Mozambico, Malawi, Zimbabwe) stanno soffrendo le catastrofiche conseguenze del passaggio del ciclone Idai, il quale, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, risulta essere il peggior ciclone ad essersi verificato nell’emisfero australe. L’estensione del disastro è incalcolabile secondo il presidente del Mozambico Filipe Nyusi, per il quale i morti sono più di mille.

Si stima che le persone interessate dal ciclone Idai siano almeno 2,6 milioni. In particolare la città di Beira in Mozambico è stata quasi completamente circondata dalle acque rendendo i soccorsi ancora più complicati. Secondo quanto dichiarato dalla Croce Rossa alla CNN, il 90% della città è stato distrutto, le linee elettriche e le strade sono state completamente sommerse e le piogge impediscono che anche gli aiuti portati dai velivoli possano arrivare a destinazione.