Brasile, quale teologia in tempo di crisi

Brasile, quale teologia in tempo di crisi

Dal 3 al 6 maggio si è tenuto on line il I Congresso brasiliano di Teologia pastorale. Un confronto significativo sull’evangelizzazione a partire dalle sfide poste dalla realtà, prima tra tutte il dramma della pandemia

 

In Brasile, la pandemia non è riuscita a spegnere il dibattito teologico. Anzi, sembra averlo acceso ancor di più. Gli interrogativi sull’evangelizzazione non possono essere rimandati a tempi migliori e attendono risposte urgenti. Dal 3 al 6 maggio si è svolto il I Congresso brasiliano di Teologia pastorale, sotto la regia della Facoltà Gesuita di Filosofia e Teologia (FAJE) di Belo Horizonte e della Pontificia Università Cattolica dello Stato di Minas Gerais, con la collaborazione di altre istituzioni cattoliche del Brasile. Il programma è avvenuto sulla piazza virtuale. Una scelta – questa – dettata sicuramente dal contesto pandemico, ma che si è rivelata importante per far uscire il discorso teologico dal ristretto recinto accademico.

Discernimento pastorale

I lavori del congresso, attraverso conferenze, seminari, dibattiti esperienziali e gruppi di studio, hanno preso in esame come «Discernere la pastorale in tempi di crisi: realtà, sfide, compiti». Il discernimento pastorale, quindi, è stato l’orientamento dato dai conferenzieri, tra i quali – è bene dirlo – non c’erano solo teologi. Infatti, la professoressa Tania Bacelar, economista dell’Università Federale di Pernambuco, ha offerto chiavi di lettura per un’ermeneutica del tempo presente.

Fedeltà alla realtà

«Non esiste fedeltà al Vangelo, senza una fedeltà alla realtà» dice l’antico motto della teologia latino-americana. In tal senso, nella conferenza di apertura, il teologo pastoralista Agenor Brighenti ha messo bene in evidenza qual è la crisi che stiamo vivendo e in che stato si trova la pastorale in questo contesto di crisi. Con uno sguardo speranzoso ha anche suggerito possibili cammini pastorali ad essere percorsi affinché la Chiesa, con i suoi progetti di evangelizzazione, venga ad essere, veramente, Buona Notizia, soprattutto per gli ultimi della società.

Oltre le polarizzazioni

Monsignor Leonardo Stainer, arcivescovo di Manaus (Amazonas), personalità di spicco nel panorama ecclesiale brasiliano – per otto anni (2011-2019) segretario generale della Conferenza Episcopale brasiliana (CNBB) – ha trattato il tema: «Sfide e prospettive per la pastorale in Brasile oggi». Il presule francescano ha sottolineato come non si possa ormai ignorare che le polarizzazioni presenti nella società brasiliana in questi ultimi anni, si stanno riflettendo nella Chiesa e nella stessa CNBB. Tuttavia, è necessario pensare ad un’azione evangelizzatrice comune che non soffochi la pluralità delle Chiese locali, sulla linea della pluriennale esperienza delle Direttrici Generali dell’Azione Evangelizzatrice della Chiesa in Brasile.

Echi tematici

Le riflessioni del I Congresso brasiliano di Teologia pastorale hanno preso in considerazione tematiche attuali e scottanti. Si è parlato, infatti, sulla sinodalità come nuova mentalità per condurre la pastorale e antidoto a qualsiasi forma di clericalismo. È stata messa in evidenza l’urgenza dell’animazione biblica della pastorale, affinché la Parola di Dio sia di fatto la fonte dell’evangelizzazione. Si è approfondito il significato dell’iniziazione alla vita cristiana come orizzonte per tutto l’agire pastorale ecclesiale. Non poteva mancare uno sguardo sull’Amazzonia nel periodo post sinodale. Il congresso, inoltre, ha voluto mettere in luce il ruolo della donna nella Chiesa; le periferie esistenziali che interrogano la pastorale odierna; le sfide socioambientali e l’ecologia integrale; la comunicazione; i giovani; il rapporto fede e politica; il mondo del lavoro. Sono solo alcuni echi tematici.

Teologia incarnata

Come partecipante al congresso posso affermare che, ancora una volta, la riflessione teologica brasiliana ha dato prova di essere una «teologia com pés no chão», cioè una teologia con i piedi per terra. In altri termini, è un fare teologia guardando alla realtà e, soprattutto a quella dell’America Latina, segnata da enormi disuguaglianze sociali, povertà spudorate, discriminazioni di ogni genere. Non solo guardando, ma «incarnadosi» in essa per aprire cammini di liberazione alla luce del Vangelo del Regno di Dio.

Alcuni contenuti del Congresso sono disponibili a questo link