Brasile: sulla salute per tutti la Campagna di Fraternità

Brasile: sulla salute per tutti la Campagna di Fraternità

Proprio mentre il Paese è alle prese con il virus zika l’iniziativa quaresimale della Chiesa mette al centro il tema della carenza di servizi sanitari di base nelle periferie, vera causa della malattia che oggi spaventa il mondo. La sanità come strada vera, alternativa a tragiche scorciatoie come l’aborto

 

Come accade ogni anno a scandire la Quaresima in Brasile è la Campagna di Fraternità, l’iniziativa di carità e promozione della giustizia che dal 1964 vede insieme le diocesi del Paese. L’iniziativa – che oggi ha assunto anche un carattere ecumenico, coinvolgendo pure cristiani di altre confessioni – in questa edizione 2016 riprende il tema dell’enciclica di papa Francesco, Laudato Sì con lo slogan «Casa comune, nostra responsabilità». Molto forte la frase biblica di riferimento, tratta dal libro del profeta Amos: «Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne» (Amos 5,24).

Quest’anno, però, la Campagna di Fraternità si incrocia in maniera particolarmente evidente con l’attualità del Brasile. Nella loro attenzione alle perifierie i vescovi avevano scelto infatti di mettere sotto i riflettori quest’anno soprattutto la carenza dei servizi sanitari di base nei quartieri più poveri. Una vergogna che chiama alla conversione e alla solidarietà nel tempo di Quaresima. Ma che – come ricordavamo già alcuni giorni fa su questo sito – è anche la principale causa di diffusione del virus zika, dal momento che per mesi la zanzara aedes aegypti portatrice del virus si è propagata nelle favelas, prive di quei servizi e quei presidi sanitari che sono determinanti nella lotta a malattie come il virus zika.

I vescovi del Brasile lo hanno ricordato nei giorni scorsi anche in un messaggio ai fedeli dedicato proprio alla malattia. Un testo in cui la Conferenza episcopale ha preso nettamente posizione contro le voci che in Brasile sollecitano il ricorso all’aborto contro la diffusione della microcefalia nei neonati. «Garantire la salute, dono e diritto di tutti, deve essere la priorità degli amministratori pubblici – si legge nel messaggio -. È loro responsabilità adottare politiche che promuovano un sistema sanitario pubblico di qualità e universale».

«La Campagna ecumenica di Fraternità aiuterà molto a fare luce sulla realtà vergognosa della sanità in Brasile. Senza una politica nazionale efficace sulla sanità di base, sarà compromesso qualsiasi sforzo per combattere la zanzara aedes aegypti. Ai responsabili delle nostre comunità ecclesiali – scrivono i vescovi – chiediamo di organizzare azioni e collaborare a iniziative già in atto per porre fine a questa situazione. Gli interventi di competenza delle autorità pubbliche siano richiesti e accompagnati. Durante le celebrazioni, gli incontri e le riunioni siano offerte istruzioni chiare e obiettive, per aiutare le persone a prendere consapevolezza della gravità della situazione delle modalità migliori per combattere la malattia e la sua trasmissione. Con l’aiuto di tutti – conclude il messaggio -, ne usciremo vincitori».