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I corrieri delle favelas

In Brasile, a Salvador de Bahia, durante la pandemia un giovane ha inventato TrazFavela, un’app per il servizio di consegna a domicilio dedicato in maniera particolare alle periferie, dove la maggioranza dei servizi di «food delivery» non consegnano
 

Ordiniamo un acarajé? In Brasile dipende da dove sei. Già, perché se abiti nelle periferie la maggioranza dei servizi di food delivery – con base in centro città – a destinazione non arrivano, un po’ per politica aziendale e un po’ perché i corrieri stessi hanno paura di entrare in un territorio percepito come poco sicuro. Risultato? Il cibo bisogna andare a prenderselo sul posto.

Di questo problema s’è accorto da tempo Iago Silva dos Santos, un giovane ventisettenne residente nella periferia della città di Salvador de Bahia, che ha però deciso di risolverlo durante la pandemia, quando il lockdown e il blocco ha reso essenziali i servizi di asporto. «Ho lavorato – spiega Iago – a stretto contatto con un’azienda di logistica per la consegna a domicilio tramite app e ho notato che il servizio non arrivava nei quartieri periferici della città. Alla domanda sul perché fosse stata riscontrata questa assenza, le risposte erano sempre “il servizio è ancora in fase di ampliamento” o che al momento non era una priorità».

Così nasce TrazFavela: un’app per gestire un servizio di consegne unicamente nelle favelas. Il sistema è semplice: il commerciante riceve un ordine e trasmette i dati di consegna a TrazFavela che calcola il prezzo del trasporto e assegna un corriere dalla regione di attività per la consegna. I fattorini sono ragazzi di periferia, il che favorisce anche la velocità di consegna visto che conoscono bene il luogo di destinazione.

L’idea del progetto è garantire il servizio ai residenti della periferia, sostenere i commercianti locali dotandoli della possibilità di consegnare a domicilio ma anche privilegiare i ragazzi originari della favelas che spesso lavorano per grandi marchi di delivery e quasi mai servono aree vicine a casa.

Oggi sono 60 gli addetti alle consegne di TrazFavela e 26 i quartieri di Salvador de Bahia che rientrano nel progetto ma Iago spera di allargare il servizio ad altre periferie del Paese.

In effetti anche in Brasile il settore delle consegne è in crescita: l’anno scorso secondo i dati dell’Associazione brasiliana di bar e ristoranti ha generato circa 1 miliardo e 700mila euro. E nel 2020, a causa della pandemia Covid-19, il valore di questo mercato aumentato del 39 per cento.

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