La denuncia: «In Chhattisgarh sterilizzazione mirata contro i tribali»

La denuncia: «In Chhattisgarh sterilizzazione mirata contro i tribali»

I leader delle Chiese contro il governo locale per una nuova procedura che rende più facile il ricorso alla pratica da parte dei gruppi aborigeni che vivono nelle foreste. Il tutto nello stesso Stato indiano dove nel 2014 scoppiò lo scandalo delle donne morte dopo essersi sottoposte all’intervento

 

«Le nuove linee guida sui servizi di sterilizzazione appaiono disastrose. C’è il rischio concreto che, per gruppi tribali che già oggi affrontano serie difficoltà, si trasformino in una minaccia alla loro stessa sopravvivenza».

È durissima la denuncia di padre Sebastian Poomattam, portavoce dei vescovi del Chhattisgarh, riguardo a un provvedimento varato qualche settimana fa dal governo locale di questo Stato indiano che mira a rendere più facile l’accesso alla sterilizzazione per le donne di etnia Abujhmaria, Baiga, Birhor, Pahari Korwa e Kamar, i cinque gruppi tribali locali.

Le campagne in favore della sterilizzazione in India sono una pratica che dura da decenni: tuttora l’India è il Paese al mondo in cui si fa maggiormente ricorso a questa pratica per il controllo delle nascite, promossa anche con forme di incentivi economici. La stessa legge del Chhattisgarh in materia risale al 1979, quando era il governo federale di New Delhi a spingere fortemente in questa direzione. A destare particolare preoccupazione, però, ora è il fatto che – in uno Stato governato dai nazionalisti indù del Bjp – le nuove linee guida varate dalle autorità locali, deleghino anche a funzionari di rango minore all’interno della pubblica amministrazione il riconoscimento dell’effettiva volontà della donna di aderire alla sterilizzazione.

Va specificato che quelle al centro del nuovo provvedimento sono popolazioni che vivono in villaggi all’interno della foresta, dove spesso l’informazione fornita alle donne sul significato di un intervento di sterilizzazione è del tutto carente. Tra l’altro, poi, tutti insieme i cinque gruppi etnici sono una comunità di circa 150.000 persone, in uno Stato che conta 28 milioni di abitanti. Di qui il timore che le sterilizzazioni possano diventare una forma nascosta di eliminazione graduale delle comunità tribali. Va inoltre aggiunto che vi sono grosse riserve anche sul mondo in cui gli interventi vengono praticati: proprio nel Chhattisgarh c’è stato il precedente inquietante dello scandalo delle donne rimaste uccise nel 2014 durante una campagna di sterilizzazione per la quale si scoprì essere stati utilizzati medicinali scaduti.

Di fronte alle critiche le autorità del Chhattisgarh si difendono sostenendo che sarebbero state proprio le comunità tribali a chiedere procedure più semplici per poter accedere alle sterilizzazioni. «Il governo dovrebbe piuttosto preoccuparsi di fornire loro una migliore assistenza sanitaria e opportunità per migliorare le loro condizioni di vita», è stata la replica di Arun Pannalal, presidente del Chhattisgarh Christian Forum.