Fetullah Gulen: “Le mie condoglianze all’Italia”
Per Erdogan è il “terrorista” che ha orchestrato il golpe del 15 luglio e continua a chiederne l’estradizione. Ma lui intanto manda le condoglianze all’Italia colpita dal terremoto assicurando la sua preghiera
Sono tanti i messaggi di solidarietà di capi di Stato e di governo, autorità religiose, personalità di ogni ambito giunti in queste ore alle autorità italiane dopo il devastante terremoto che ha colpito il Reatino e le Marche. Ce n’è uno – però – che in questa estate 2016 caldissima per la Turchia assume un significato particolare. Anche Fetullah Gulen, il predicatore e leader dell’Hizmet, il movimento che Erdogan accusa di aver organizzato il golpe fallito il 15 luglio, ha diffuso infatti un messaggio di condoglianze. Su Gulen – che vive da anni negli Stati Uniti – pende una richiesta di estradizione da parte del governo turco che, dopo esserne stato alleato, oggi lo considera il capo di un’organizzazione terroristica messa sullo stesso piano dell’Isis. E migliaia di persone legate all’Hizmet sono finite in carcere nelle ultime settimane. Ma in tanti conoscono un volto molto diverso di questo movimento, fatto di dialogo e solidarietà. Di seguito il testo del messaggio inviato da Fetullah Gulen. Siamo dispiaciuti e profondamente addolorati per il terremoto che ha colpito il Centro Italia provocando più di 240 vittime e tanti feriti. Come membro di un popolo che ha vissuto diversi terremoti in cui hanno perso la vita migliaia di concittadini, condivido il lutto del popolo italiano e prego Dio affinché possa alleviare la loro sofferenza. Le mie sincere condoglianze a tutto il popolo italiano, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal premier Matteo Renzi; che Dio vi dia la pazienza e la forza per superare questo immenso dolore. Prego affinché possano essere salvate al più presto le persone sotto le macerie. Credo che i Paesi amici dell’Italia le saranno solidali e saranno pronti ad aiutarla in questi giorni difficili. Auguro un buon lavoro e perseveranza ai volontari nelle operazioni di salvataggio.Articoli correlati
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