Filippine, Tagle laverà i piedi al capo della Commissione elettorale

Filippine, Tagle laverà i piedi al capo della Commissione elettorale

A meno di due mesi dalle elezioni l’arcivescovo di Manila ha deciso di inserire tra i dodici del rito del Giovedì Santo il presidente della commissione incaricata di vigilare sulla regolarità del voto. Un gesto simbolico contro la piaga dei brogli elettorali

 

Si avvicina nelle Filippine l’appuntamento delle elezioni generali del 9 maggio. E il cardinale Luis Antonio Tagle, ha deciso di cogliere l’occasione delle celebrazioni pasquali per lanciare un segnale ai politici locali. L’arcidiocesi di Manila ha annunciato infatti che nella celebrazione del Giovedì Santo tra i dodici prescelti per il rito della lavanda dei piedi ci sarà anche il presidente della Commissione elettorale (Comelec), Andres Bautista. Si tratta dell’autorità pubblica a cui è affidata la vigilanza sulla regolarità delle procedure elettorali. E accanto a lui ci sarà anche Jun Ochiangco, coordinatore per la diocesi di Manila della rete di volontari che già da tempo la Chiesa filippina mette in campo a ogni tornata elettorale per scoraggiare i brogli.

La scelta simbolica del cardinale Tagle dice in quale clima le Filippine ancora una volta si trovano a vivere questa vigilia elettorale. Quello del 9 maggio sarà un voto oltre che per il nuovo presidente – destinato a prendere il posto di Benigno Aquino Jr. – anche per 12 seggi del Senato, l’intera Camera e tutti i governatori e le autorità locali. Sono cinque i candidati che si contendono la presidenza ed è un voto dall’esito non scontato. Anche per questo – con la convinzione che ogni voto possa risultare determinante – si temono nuovi episodi di corruzione e brogli. Ma è un discorso che vale anche per le sfide locali, dove è ancora più facile che le regole della democrazia vengano calpestate da clan e potentati. Basti ricordare il caso delle precedenti elezioni generali, nel 2010, che furono segnate dal massacro di Maguindanao, dove in una faida elettorale 58 persone rimasero uccise.

Accanto a questa attenzione al tema della legalità nelle imminenti elezioni, il Giovedì Santo di Manila vedrà come di consueto anche altre sottolineature: le altre persone a cui il cardinale Tagle laverà i piedi saranno due persone con disabilità, due giovani, due religiose, due laiche e due persone da trent’anni al servizio della diocesi.