La pandemia e il mantello del Maestro

La pandemia e il mantello del Maestro

Dal Giappone padre Andrea Lembo, missionario del Pime, riflette sulla vicinanza tra le persone permessa dalle nuove tecnologie nel mondo al tempo del Coronavirus

 

Vorrei comunicarvi un’esperienza semplice in questi giorni in cui l’epidemia del Coronavirus attraversa tutto il mondo: ho ricevuto l’altra sera un Wattsapp da mia sorella, una fotografia della sua famiglia intorno alla tavola della cena che ridevano. In un momento così difficile delle persone sorridono: questo è molto bello. Mi ha dato gioia.

Mi è venuto in mente allora il Vangelo dell’emorroissa, una semplice storia narrata nel Vangelo di Marco, al capitolo quinto. Per quel tempo era una donna che doveva essere allontanata dalla società, una donna che non doveva avere contatti umani, esclusa un po’ come oggi i nostri malati di Coronavirus. Ma un giorno ha sentito parlare di Gesù, ha detto: se solo potessi toccare il mantello di Gesù sarò guarita. E così succede. Gesù stesso non capisce. Solo questa donna scatena una forza di guarigione naturale dal corpo dio Gesù. Lui stesso non lo sa. Eppure capisce che un’energia è uscita da lui, l’energia della vita, l’energia dell’amore. Questa donna dal suo cuore pieno di fede e di amore ha lanciato un messaggio che è arrivato diretto al cuore di Gesù che di risposta ha mandato un messaggio di vita e di amore.

Mi piace pensare che il messaggio di mia sorella è stato un po’ come il mantello di Gesù. Mi hanno mandato quello che è nel loro cuore. certo intorno c’è tanta sofferenza, la mia stessa famiglia ne è stata toccata, però c’è una speranza che supera ogni buio, ogni separazione. E da loro mi è arrivato questo messaggio. E il mantello è stato in questo caso un telefono cellulare. Anche a noi è dato in mano questo bellissimo potere di toccare il cuore delle persone e farci toccare dalle persone in questo momento di sofferenza.

Ringrazio tanto mia sorella per questo messaggio che mi ha mandato. Il mantello di Gesù è diventato un semplice Wattsapp. E ringrazio e incoraggio tutti i miei amici e le persone che usano i mezzi di comunicazione che sono stati dati in mano a noi perché in questo momento di oscurità possiamo comunicare la luce che è nel nostro cuore, l’amore che è nel nostro cuore, e possiamo far sì che le persone comunichino la loro luce e la loro speranza che è nel loro cuore.

Allora ancora una volta questo mantello di Gesù sarà presente in mezzo a noi come un mantello di luce, di speranza, di gioia, di fraternità. Come una mantello che comunica amore. Il nostro mantello oggi è un piccolo cellulare: facciamo sì che la gioia di Gesù oggi venga comunicata anche attraverso questi mezzi.

Prego sempre per ciascuno di voi e vi ricordo ogni giorno.