Skip to main content
Icona decorativaIcona decorativa14 Settembre 2018 Alessandra Turrisi

Il Papa a Palermo nella Cattedrale dei poveri

Domani nella sua visita in Sicilia Francesco pranzerà alla Missione di Speranza e Carità di fratel Biagio Conte. Dove dal Giubileo della Misericordia sorge la «Casa di preghiera per tutti i popoli», una chiesa dove si tocca con mano il mondo intero
  La cattedrale dei poveri ha una macina come altare, un rotolo di marmo per proclamare la Scrittura, un torchio come basamento per il crocifisso del Madagascar, le due mani di Cristo che si aprono nell’abside per diventare tabernacolo. La cattedrale dei poveri sorge in via Decollati, sulle sponde dell’Oreto, dove da anni la Missione di Speranza e Carità fondata da Biagio Conte accoglie circa 700 migranti di ogni provenienza geografica. In un capannone dell’ex caserma aeronautica abbandonata dove non c’era neppure il tetto, ora ci sono il soffitto ligneo, il pavimento di marmo, otto tele con la vita di Gesù dipinte da Bekir, tunisino musulmano ex ospite della Missione, la Via Crucis scolpita da Nanà del Ghana, i mosaici realizzati dai ragazzi con la sindrome di Down di Comiso, le opere di Misericordia nelle vetrate che raccontano che nessuno è straniero nella chiesa consacrata come “Casa di preghiera per tutti i popoli”. In questo luogo che è un simbolo potente per la Palermo di oggi papa Francesco sosterà domani, quando andrà a pranzare proprio insieme ai poveri accolti da fratel Biagio. Un luogo che – proprio nel giorno del XXV anniversario dell’uccisione di padre Pino Puglisi, colpito a morte dalla mafia e oggi beato – ha una storia particolare da raccontare. Perché proprio la mattina del 15 settembre 1993 lui e Biagio Conte si ritrovarono in Comune per perorare due cause diverse in difesa dei piccoli e di chi è in difficoltà. Don Pino chiedeva la scuola media per Brancaccio; Biagio chiedeva l’utilizzo del locale di via Archirafi conteso da Comune e Asl, per realizzare la Missione. «All’uscita ci salutammo e io gli chiesi di pregare per me», ricorda fratel Biagio. LEGGI QUI L’ARTICOLO INTEGRALE CHE SUL NUMERO DI AGOSTO-SETTEMBRE 2018 DI MONDO E MISSIONE RACCONTA LA STORIA BELLISSIMA DELLA MISSIONE DI BIAGIO

Articoli correlati

Dio cammina con il suo popolo

Icona decorativa3 Giugno 2024
Icona decorativaRebecca Molteni
È stato presentato oggi il messaggio per la prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebra il…

“La memoria degli oggetti” all’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Icona decorativa5 Marzo 2024
Icona decorativaRedazione
Dopo essere stata al Memoriale della Shoah di Milano, viene inaugurata oggi, 5 marzo, all’Eremo di Santa Cateri…

Stranieri in Italia: più regolari, più studenti, più lavoratori

Icona decorativa13 Febbraio 2024
Icona decorativaRedazione
Presentato il XXIX Rapporto sulle migrazioni 2023 di Fondazione ISMU: diminuiscono le presenze irregolari, aumentano …