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Icona decorativa, Icona decorativa4 Agosto 2025 Diorama

Diorama: «Il nostro Giubileo sul palco di Tor Vergata»

Una band nata nei cammini di animazione del Pime ha portato con la sua musica un messaggio di speranza al milione di giovani riuniti a Roma con il Papa. Il loro racconto: «Trasmettiamo l’entusiasmo che nasce dall’incontro con l’altro e dalla fede nel Signore. Perché, come ci ha detto Leone XIV, ciascuno aspiri a cose grandi».

Siamo i Diorama, una band nata nel novembre 2022, formata da amici uniti dalla passione per la musica e da un’esperienza nei cammini per i giovani proposti dai padri e dalle suore dell’animazione missionaria del PIME. Ci siamo avvicinati alla missione raggiungendo diversi Paesi, dalla Guinea Bissau al Bangladesh, dalla Thailandia al Brasile, ma anche vivendo esperienze forti come la GMG a Lisbona. Nel tempo, abbiamo capito che la nostra musica poteva diventare veicolo per un messaggio di crescita umana e di fede, di apertura al mondo e di condivisione con gli altri. Abbiamo scelto dunque di mettere i nostri talenti a servizio di tutti per connettere le persone, con l’unico grande obiettivo di portare ciò che anche noi, inaspettatamente, abbiamo ricevuto e di fare del bene ovunque ci troviamo.

Inaspettata è stata anche la chiamata che ci ha raggiunto poche settimane fa, con un invito chiaro: far parte della schiera di artisti, musicisti e testimoni che nel pomeriggio di sabato 2 agosto sul palco-altare di Tor Vergata avrebbero suonato in attesa dell’arrivo di papa Leone XIV e dell’inizio della Veglia con quasi un milione di giovani da tutto il mondo. Siamo stati contattati dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di Milano dopo aver partecipato, per la sezione musicale, al loro concorso «HOPE-Creativi nella speranza» con il nostro brano Loro non lo sanno scritto appositamente per l’anno del Giubileo e che ha vinto la sezione musica (clicca qui se vuoi ascoltarlo).

Ci piaceva l’idea di raccontare storie di speranza in cui le persone hanno messo e continuano a mettere in gioco la propria vita alzandosi, andando nel mondo, rischiando e perseverando, anche se agli occhi di tutti può sembrare una cosa folle, per cercare la felicità. Queste storie non potevano non essere raccontate anche fuori dai nostri giri e dai luoghi che abitiamo quotidianamente; quindi, con molta ansia ma anche con tanta gioia ed emozione, abbiamo accolto l’invito e siamo partiti per Roma: ci siamo ritrovati lì, unendo chi di noi ha raggiunto la capitale con il proprio oratorio, con la parrocchia o con il gruppo di giovani in pellegrinaggio con il Pime, per avvicinarci e camminare insieme verso il palco. Non avendo un percussionista nel gruppo, siamo stati molto felici quando suor Chiara Ubbiali, Missionaria dell’Immacolata che abbiamo conosciuto durante i cammini e i pellegrinaggi lo scorso anno, ha accolto la proposta di suonare con noi accompagnandoci alla batteria.

Dopo qualche chilometro di strada percorsa a piedi fino a Tor Vergata, anche se spaesati e non pronti fino in fondo, ci siamo sentiti nel posto giusto portando due dei nostri brani per condividere quelle parole che hanno toccato noi in prima persona e che speriamo abbiano acceso qualcosa nei ragazzi e nelle ragazze lì presenti. Nel brano One Day, riarrangiato e tradotto dall’originale dell’artista Matisyahu, viene raccontata la speranza che si fa spazio in un mondo devastato dalla guerra, con il desiderio di costruire una realtà migliore, di pace e di fratellanza, che si basi sui valori dell’amore e della ricerca del bene e non del potere sull’altro. La canzone Loro non lo sanno è invece un grande incoraggiamento a non demordere, a sentire che la speranza è certezza e fiducia in ciò che di grande ci è dato di vivere con le persone accanto a noi.

È sempre bello avere l’occasione di sperimentare concretamente tutto questo, soprattutto nei giorni del Giubileo: come Diorama, lo viviamo anche scegliendo di fare musica senza scopo di lucro. Ogni anno, decidiamo di trasformare la nostra passione in aiuto concreto sostenendo una missione del PIME: quest’anno il nostro cuore sarà infatti in Guinea Bissau, dove appoggeremo le suore missionarie dell’Immacolata. Lì, con il loro carisma, le suore non solo annunciano il Vangelo ma si dedicano alla promozione umana, in particolare delle persone più fragili e vulnerabili: bambini, donne e malati. Noi, in particolare, sosterremo le loro iniziative volte alla promozione femminile, convinti che dare voce e opportunità alle donne sia fondamentale per il progresso di tutte le comunità.

Con la nostra musica e il nostro impegno vorremmo dunque lasciare un messaggio forte e chiaro ai giovani: trasmettere l’entusiasmo che nasce dall’incontro con l’altro e dalla fede nel Signore. Crediamo che sia proprio lì che si trova il segreto per una vita piena, ricca di gioia vera e di amore incondizionato. E, in un contesto così speciale, desideravamo che la nostra musica fosse un veicolo di pace e di fratellanza, un abbraccio che potesse unire tutti in un sentimento d’amore universale.

Anche Papa Leone ce lo ha ricordato durante il momento della Veglia: l’amicizia sincera e libera che sostiene le relazioni in cui noi ci riconosciamo passa attraverso la verità dei messaggi che condividiamo, trovando radice in Cristo. Questo è ciò che, nell’amicizia che ci lega e nella musica che nasce da questi legami, dà nutrimento e ci permette di fare ciò che da soli mai avremmo pensato di fare e di scoprirci pian piano, diventando chi, da soli, mai avremmo pensato di essere.

Che cosa ci portiamo a casa e cosa teniamo nel cuore di questa esperienza, allora? Che a fidarsi del Signore si fa sempre bene. Crediamo che le nostre storie siano da leggere in questo senso, ed è ciò che più ci ha colpito delle parole che il Papa ci ha lasciato in questi giorni. Anche nella prova, ci è stato detto che si può e si deve continuare a camminare con gioia: «Aspirate a cose grandi, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Siamo fatti per questo: non per una vita dove tutto è scontato e fermo ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore». È così che possiamo compiere le nostre scelte fidandoci della Sua promessa: che, dove siamo e dovunque andremo, il Signore è già presente e lì vuole incontrarci. Lì possiamo arrivare contagiando chiunque incontriamo con tutto l’entusiasmo di cui siamo capaci, che non significa altro che camminare “con Dio dentro”, con Dio accanto.

La Band Diorama
Roberta De Donato (voce), Raffaella Montani (voce, basso), Silvia Folgheraiter (basso, chitarra elettrica, percussioni), Mattia Vassalli (voce, chitarra acustica, tastiere), Letizia Balconi (voce, violino).

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