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Dio sempre ci sorprende. E anche Papa Francesco

Una telefonata, una donazione, una battuta scherzosa… In molti modi Papa Francesco si è reso vicino al vescovo Giuseppe Negri del Pime, che guida la diocesi di Santo Amaro, nell’immensa periferia di San Paolo, in Brasile, mostrando in modo concreto come si amano i poveri

In molte occasioni Papa Francesco ci ha ricordato che Dio ci sorprende e che noi dovremmo essere riconoscenti per le sue sorprese. È ciò che è capitato a me. Nel pomeriggio di una domenica, mentre mi preparavo per far visita a una parrocchia squilla il telefono. Capisco che è una telefonata interrurbana e sento una voce che dice: «Sono Papa Francesco». In un primo momento ho pensato a uno scherzo. Ma poi, con mia grande sopresa, ha aggiunto: «Ho ricevuto la tua lettera».  Allora ho sentito una grande pace e ho capito che era una cosa seria: era davvero Papa Francesco.

Un mese prima, nella prossimità del Sinodo sulla Famiglia, gli avevo scritto, raccontandogli i disagi che le famiglie vivono qui in periferia. Gli ho descrito le difficoltà che noi incontriamo nella pastorale familiare: ci rendiamo conto che i valori fondamentali sono spariti o sono in estinzione. Qui, nell’immensa periferia di San Paolo, Sperimentiamo degrado morale, l´influenza negativa dei mezzi di comunicazione, il contagio di una società corrotta. L´idea della famiglia tradizionale è ormai scemato. Noi pastori e le nostre Chiese siamo molto preoccupati.

Auspicavo che il Sinodo ormai  vicino potesse fornire delle linee guida chiare e che i padri sinodali non fossero preoccupati di preparare bei documenti, ma spunti chiave sui quali fare forza, per  poter dar luce e speranza a chi ancora crede nel valore della famiglia. Papa Francesco mi disse che avrebbe portato queste preoccupazioni al Sinodo e che avrebbe fatto in modo che la voce di chi lavorava nelle periferie fosse ascoltata.

Questo era lo stile di Papa Francesco: sorprenderci con una creatività che metteva sempre in luce la sua preoccupazione di essere vicino a tutti, soprattutto a quelle persone che si sentivano lontane e emarginate dalla società e persino dalla Chiesa. Il processo di “sinodalità” che ha messo in moto in questi ultimi anni non è stato altro che il riassunto di ciò che ha sempre vissuto in prima persona: ovvero l´ascolto.

Ho incontrato Papa Francesco per la prima volta in un’udienza in Vaticano. La mia timidezza fu subito vinta dal buonumore del Santo Padre, il quale, sapendo che ero vescovo della diocesi di Santo Amaro, scherzò dicendo che ero fortunato di essere il vescovo della «diocesi più dolce del Brasile». Io gli ho ribattutto: «Allora venga a vedere se è davvero cosí!». E entrambi abbiamo riso di gusto.

Nell´ultima visita ad limina incoraggiò noi vescovi a vivere la prossimità. Insisteva sul fatto che noi dovevamo essere prossimi a Dio, tra noi, con i nostri sacerdoti e con il popolo di Dio. Credo che questo consiglio sia ciò che lui stesso ha vissuto per tutta la vita. Nessuno qui in Brasile dimenticherà la Giornata Mondiale della Gioventù, quando ha messo in difficoltà il servizio di sicurezza per scendere dall’auto e benedire i fedeli appostati lungo la strada per salutarlo.

Papa Francesco ha infranto schemi, è andato oltre il modo che si aveva di pensare al Papa.  Anche i suoi predecessori hanno parlato dei poveri, ma Francesco ha mostrato in modo concreto come si amano i poveri. Nella sua visita in Brasile nel 2013 ha voluto che per le comunità dell´Amazzonia ci fosse un battello con una attrezzatura  ospedaliera per andare incontro alle necessità di coloro che vivono lungo i grandi fiumi e che non hanno accesso ai centri urbani.

Papa Francesco conosce bene le periferie perché è venuto da quelle di Buenos Aires. Si è preocupato dei poveri che durante la pandemia hanno sofferto la fame e tanti altri disagi. Sono stato sorpreso quando dalla nunziatura mi dissero che Papa Francesco aveva pensato anche ai nostri poveri inviandomi una donazione.

Grazie Papa Francesco per il tuo esempio e la tua testimonianza. Ti auguriamo che nell´incontro col Risorto tu possa sentire le parole: «Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in ereditá il Regno preparato per voi».

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