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«Io nigeriano, vescovo a Londra, e la strage di Berlino»

Proprio in queste ore segnate in Europa dalla strage in Germania in Gran Bretagna, la Chiesa anglicana ha scelto un nigeriano originario delle terre sconvolte dalla violenza di Boko Haram come nuovo vescovo di Woolwich
  Viene da un’area della Nigeria che ha sperimentato direttamente la violenza di Boko Haram. E proprio in queste ore in cui l’Europa si trova di nuovo a fare i conti con la violenza fondamentalista, Woyin Karowei Dorgu è stato scelto dalla Church of England come nuovo vescovo della diocesi di Woolwich, nella zona sud dell’area metropolitana di Londra. Nella Chiesa d’Inghilterra l’unico altro vescovo di origini africane finora era John Sentamu, l’arcivescovo di York – la sede più importante dopo Canterbury – che è nato in Uganda. La sua prima nomina alla sede episcopale di Stepney, però, risaliva a ben vent’anni fa. Ora la scelta di un presule di origine nigeriane per Woolwich, un quartiere a sud-est di Londra, poco lontano da Greenwich, è molto significativa per via della presenza di un folta comunità nigeriana nella zona. E il nuovo vescovo ha già detto che una delle sue priorità sarà quella di promuovere nuove vocazioni tra i neri e le altre minoranze. All’indomani della strage di Berlino il pensiero del vescovo Woyin Karowei Dorgu non poteva che andare però alle sfide che il terrorismo oggi pone, tanto in Nigeria quanto in Europa. «In un tempo di dolore e di difficoltà la gente chiede: “Dov’è Dio?”. Spesso rispondo: è qui con noi. E questo è il messaggio del Natale», «Quanto è avvenuto ieri è impensabile e inimmaginabile – ha dichiarato in un’intervista pubblicata dal sito Christian Today -. Anche quando ci dividiamo su questioni religiosi e politiche, dobbiamo parlarci piuttosto che ricorrere alla violenza. Il dolore e la straziante devastazione provocata da episodi come questo è molto difficile da immaginare». «Nel nord della Nigeria ho vissuto in una città – Zaria – dove ben 127 chiese sono state bruciate in un giorno solo. E tanti cristiani sono stati uccisi nelle loro Chiese. Conosco dunque il dolore provocato dalla violenza estremista e la sofferenza umana che accompagna questi eventi. So che anche Londra potrebbe essere un obiettivo del terrorismo islamista. Ma io penso che non dobbiamo lasciarci schiacciare dalla paura. Penso che dobbiamo continuare a sperare, ad avere fiducia, a pregare e a prenderci cura gli uni degli altri, sostenendoci».  

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