Hong Kong: «Siamo nel suo cuore»

Molti cattolici di Hong Kong avrebbero voluto che Papa Francesco parlasse in modo più esplicito delle difficoltà che la gente vive nella metropoli asiatica. «Ma ha sempre portato tutto nel cuore e nella preghiera che, in fondo, per noi che crediamo, è quello che conta davvero», ci dice padre Paolo Ceruti
Pochi minuti dopo l’annuncio della morte di Papa Francesco tutti ad Hong Kong sapevano della notizia: potenza della comunicazione moderna, grandezza della vita del nostro Papa.
In questi giorni alcune persone mi hanno espresso le loro condoglianze e il loro dispiacere per la morte di Francesco, quasi tutti non cattolici, quasi tutte persone che non hanno mai ascoltato un suo discorso o letto un suo scritto; hanno solo hanno visto delle immagini o sentito delle notizie e tanto è bastato per sentirsi tristi per la sua scomparsa… Gesti e immagini a volte parlano più delle parole.
Tante volte, la domenica sera, un po’ stanco dalla giornata, mi è capitato di trovarmi in camera ad ascoltare l’Angelus di piazza san Pietro ed emozionarmi per qualche parola o qualche gesto del Papa.
Non sono pochi i cattolici qui di Hong Kong che mi hanno confidato che avrebbero voluto che il Papa parlasse in modo più esplicito delle difficoltà della gente di qui, soprattutto dopo l’introduzione della legge sulla sicurezza nazionale nel luglio 2020. Non sempre però le parole si possono dire…
Mi è capitato di essere in vacanza in Italia nell’estate del 2020 e il Pime festeggiava i 150 anni della partenza dei primi missionari per la Cina. A un convegno al Centro di Milano era stato invitato anche il cardinale Pietro Parolin. Mi sono presentato e gli ho detto che sono missionario a Hong Kong: «Dì alla tua gente che il Papa vi porta nel cuore e ogni giorno prega per voi», sono state le sue parole.
Senza dubbio però Papa Francesco non ha avuto paura di dire anche parole scomode e di fare gesti anche a costo di essere frainteso. So anche che quando non ha potuto fare o dire niente si è preso delle critiche, ma ha portato tutto nel cuore e nella preghiera che, in fondo, per noi che crediamo, è quello che conta davvero.
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