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Icona decorativaIcona decorativa12 Giugno 2025 Redazione

Addio a padre Mascaretti, il geometra che scelse il Bangladesh

Originario di Villa d’Almè in provincia di Bergamo è stato per oltre trent’anni missionario nel Paese dell’Asia Meridionale. Dove – oltre a svolgere il suo ministero pastorale – ha anche progettato e costruito chiese, cappelle e rifugi per ripararsi dai tifoni.

Si è spenso ieri presso la Casa del Pime Beato Giovanni Mazzucconi in Rancio di Lecco, padre Ezio Mascaretti, 80 anni, buona parte dei quali trascorsi come missionario in Bangladesh.

Era nato il 7 novembre 1944 a Villa d’Almè, in provincia di Bergamo. Aveva studiato come geometra e anche iniziato una significativa esperienza lavorativa, quando nel 1976 scelse di entrare nel seminario del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME). Ordinato sacerdote il 6 giugno 1981, dopo un primo periodo di servizio in Italia, nel 1984 venne destinato alla missione in Bangladesh, dove ha concentrato il suo lavoro pastorale principalmente nel sud del Paese. Dal giugno 1985 al marzo 1996 presta servizio nella parrocchia di Gournodi, nel Golfo del Bengala, inizialmente come coadiutore, fino a diventarne parroco.

Nel 1996 rientra in Italia, dove fino all’ottobre 1997 lavora come assistente spirituale dell’Associazione Laici Pime (ALP). Tuttavia, il richiamo della missione è forte, e nel novembre 1997 torna in Bangladesh, dove viene nominato parroco di Narikelbari fino al 2004, per poi assumere la guida della parrocchia di Padrishipur fino al 2015, anno in cui rientra definitivamente in Italia a causa di problemi di salute.

Oltre al lavoro pastorale, padre Ezio Mascaretti ha ricoperto anche incarichi di rilievo all’interno del Pime in Bangladesh: è stato anche Superiore Regionale dal 1999 al 2003, mantenendo sempre l’ufficio di parroco a Narikelbari.

Grazie alla sua formazione da geometra, ha contribuito significativamente alla realizzazione di molte opere per la Chiesa bengalese mettendo le sue competenze tecniche a servizio della comunità. Sono almeno una decina le cappelle e chiese che ha progettato e supervisionato nella loro costruzione, tra cui spiccano la cattedrale di Rajshahi e la cappella del seminario nazionale di Banani, a Dacca.

Ma questa sua competenza tecnica è stata importante in Bangladesh anche su un’altra frontiera: quella della salvaguardia delle comunità dai danni dei tifoni, problema molto grave per le aree che si affacciano sul Golfo del Bengala. «Qui la gente vive in casette di bambù – ricordava nel 2015 in un’intervista a Mondo e Missione – quando la minaccia dell’acqua incombe, le persone non fanno altro che radunarsi sulle strade più elevate dove edificano mini-villaggi in cui vivono fino alla fine dell’emergenza. Attraverso i fondi raccolti dal Pime con la Caritas e la diocesi abbiamo preparato progetti per rifugi e loro li hanno realizzati, sempre con la massima attenzione al sistema di “quote” su base religiosa che governa la distribuzione degli aiuti».

«Padre Ezio Mascaretti è stato un uomo di grande dedizione – ricordano i missionari del Pime – sia nel ministero pastorale che nel contributo concreto allo sviluppo delle strutture ecclesiastiche in Bangladesh. La sua opera e il suo impegno restano testimonianza di una vita vissuta con passione e generosità, nella missione e nell’amore per il prossimo».

Il funerale di padre Ezio Mascaretti si è tenuto oggi a Rancio di Lecco. La salma sarà poi portata al paese natale di Villa D’Almè dove venerdì 13 giugno verrà celebrata la S. Messa alle ore 10 nella chiesa parrocchiale. Al termine avverrà la tumulazione nella cappella dei preti di Villa D’Almè.

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