Vincenzo Bruno, trent’anni nel cuore di Mindanao

Vincenzo Bruno, trent’anni nel cuore di Mindanao

Il Pime piange la morte di padre Vincenzo Bruno, missionario campano del Pime scomparso nella casa di Lecco all’età di 82 anni. Dopo aver praticato per tanti anni «il dialogo della vita» con i musulmani nelle Filippine, nel 2004 fu costretto lasciare all’improvviso la sua parrocchia di Zamboanga a un sacerdote filippino perché minacciato di rapimento: «Il cuore mi sanguina – disse in quell’occasione – ma la gente avrà comunque il suo parroco».

 

Nella Casa del Pime di Rancio di Lecco è morto oggi padre Vincenzo Bruno, 82 anni, missionario del Pime che per tanti anni ha svolto il suo ministero nelle Filippine. Negli ultimi giorni le sue condizioni fisiche si erano aggravate, anche se non lasciavano intendere che potesse morire da un momento all’altro.

Padre Vincenzo era nato a Calvizzano (Napoli) il 16 agosto 1939. Entrato giovanissimo nel seminario del Pime a Ducenta, proseguì poi gli studi a Detroit. Ordinato sacerdote nel 1964 svolse per alcuni anni il suo ministero come come animatore per le vocazioni negli Stati Uniti, conseguendo anche una laure in sociologia presso la Detroit University. Nel 1972 la partenza per le Filippine, dove ha svolto il suo ministero prevalentemente al Sud, a Mindanao, nelle zone a maggioranza musulmana. Seppur impegnato nel ministero parrocchiale, si dedicò con grande passione sia al dialogo interreligioso con i musulmani (non tanto nel senso intellettuale, ma, come usava dire, “nel senso di dialogo della vita”) sia alla promozione umana, soprattutto nell’aiuto ai giovani e ai ragazzi per il conseguimento di una formazione ed educazione umana e professionale.

Gli ultimi anni del suo apostolato nelle Filippine li aveva trascorsi nella parrocchia della Madonna di Fatima a Lantian-Lagangan, nella penisola di Zamboanga. Una comunità di frontiera che fu costretto a malincuore a lasciare nel 2004, perché seriamente minacciato di rapimento. «II cuore mi sanguina – raccontò in quell’occasione ad AsiaNews – è stato molto triste perché sono dovuto andar via di notte, senza poter dir niente ai miei parrocchiani, che conosco da 14 anni. Ho fatto così per non far saper a chi mi aveva minacciato che me ne stavo andando. Ora al mio posto c’è un prete filippino, non ci sono problemi, la gente ha il suo parroco».

Il 15 marzo 2006 venne nominato direttore spirituale del seminario teologico del Pime a Tagaytay, ma poco tempo dopo chiese di essere esonerato dall’incarico per motivi di salute. Rientrato in Italia nel 2007 fu nominato direttore spirituale del seminario del Pime a Roma, ma, a fine luglio 2009, sempre per motivi di salute, chiede di essere esonerato anche da questo incarico. Venne assegnato alla comunità di Gaeta dove è rimasto fino al 2019, quando fu trasferito a Rancio di Lecco.

Il funerale di padre Vincenzo verrà celebrato a Rancio di Lecco mercoledì 2 febbraio, alle ore 9.30. Riposerà poi nel Cimitero Pime di Ducenta