Stati Uniti, il boom degli asiatici

Stati Uniti, il boom degli asiatici

Sono 20 milioni e sono la comunità che cresce più rapidamente. E le proiezioni del Pew Research Center dicono che nel 2055 potrebbero arrivare a superare i «latinos»

 

il tema dei migranti resta in primo piano anche negli Stati Uniti. Proprio per questo sonmo molto interessanti alcuni dati pubblicati in questi giorni dal Pew Research Center che mostrano come sia un po’ superficiale identificare la questione migranti come un tema che tocca solo i latinos. C’è infatti un altro gruppo che sta crescendo in maniera molto forte nelle statistiche demografiche degli Stati Uniti ed è quello degli immigrati di origine asiatica. Già oggi – spiega l’istuto di ricerca – sono 20,4 milioni in un Paese dii 320 milioni di abitanti. Ma a colpire è la rapidità della loro crescita. Ancora nel 2000 erano appena 11,9 milioni e dunque in quindici anni hanno fatto registrare un tasso di crescita del 72 per cento, che è il più alto in assoluto negli Stati Uniti. Secondo quanto scrive il Pew Research Center se le dinamiche demografiche restasseo le stesse gli asiatici arriverebbero addirittura a superare i latinos nel 2055.

Quanto asi Paesi d’origine la comunità più folta è quella degli americani di origine cinese (4,9 milioni), seguiti da indiani (3,9 milioni) e filippini (3,8 milioni). Ma sono in fortissima crescina anche bhutanesi, nepalesi e birmani. Anche gli asiatici sono direttamente toccati dalle politiche dure della Casa Bianca nei confronti degli immigrati illegali: si calcola che sei circa 11,1 milioni di stranieri non in regola con i documenti il 13% siano asiatici. E tra i gruppi con il maggior numero di immigrati illegalmente presenti nel Paese ci sono cinesi, filippini e coreani.