Gli effetti di El Niño in Africa

Gli effetti di El Niño in Africa

In diverse aree del mondo anni di piogge irregolari e siccità si stanno combinando con gli effetti provocati dal più grave fenomeno El Niño degli ultimi 50 anni. Unicef pubblica un elenco dei Paesi africani più colpiti.

Quasi un milione di bambini hanno immediato bisogno di cure contro la malnutrizione acuta grave nella regione dell’Africa orientale e meridionale secondo dati recenti resi noti da Unicef, che ha anche indicato i Paesi più colpiti.
Etiopia
Dopo due anni di siccità, sono circa 6 milioni i bambini che hanno bisogno di assistenza alimentare, con tassi sempre più elevati di abbandono scolastico provocato dal fatto che i bambini sono costretti a percorrere lunghe distanze in cerca di acqua.
Somalia
Più di due terzi di coloro che hanno urgente bisogno di assistenza sono popolazioni sfollate.
Kenia
Piogge torrenziali e inondazioni causate da El Niño hanno aggravato la situazione nelle aree colpite dal colera.
Lesotho
Un quarto della popolazione è stata colpita dagli effetti di El Niño, che influiscono sulle già gravi condizioni di un paese in cui il 34% dei bambini sono orfani, il 57% delle persone vivono sotto il livello di povertà e circa un adulto su quatto è affetto da HIV/AIDS.
Zimbabwe
Circa 2,8 milioni di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare. La siccità ha ridotto la capacità dei pozzi d’acqua aumentando il rischio di malattie veicolate dall’acqua, soprattutto diarrea e colera.
Malawi
In corso la peggiore crisi alimentare degli ultimi 9 anni, con il 15% della popolazione (2,8 milioni di abitanti) a rischio di fame. Raddoppiati in soli 2 mesi i casi di malnutrizione acuta grave.
Angola
1,4 milioni di abitanti colpiti da condizioni climatiche estreme, 800.000 in condizioni di insicurezza alimentare (soprattutto nelle provincie semi-aride del Sud).

Secondo l’ufficio dell’ONU per le emergenze umanitarie (OCHA), se nella seconda metà dell’anno le condizioni agricole non miglioreranno, le comunità colpite impiegheranno due anni per riprendersi dalla siccità aggravata dagli effetti di El Niño.