Emirati Arabi: i primi due sacerdoti

Emirati Arabi: i primi due sacerdoti

La settimana scorsa nella cattedrale di Abu Dhabi sono stati ordinati due nuovi sacerdoti cappuccini di origini indiane cresciuti in famiglie di migranti: un segno importante per gli Emirati Arabi, dove i cristiani sono da sempre una minoranza.

 

Le prime vocazioni sbocciano nel “deserto” della Chiesa degli Emirati Arabi Uniti, un Paese – come tutti gli Stati del Golfo – dove il cristianesimo resta una religione minoritaria. Lo scorso 8 gennaio, infatti, nella cattedrale di San Giuseppe ad Abu Dhabi sono stati ordinati sacerdoti i padri cappuccini Darick Paul D’Souza e Arun Raj Manuel. Si tratta di un “evento straordinario” – come dice ad AsiaNews il vicario apostolico dell’Arabia meridionale Paul Hinder che ha presieduto la messa – non solo perché sono le “prime ordinazioni cristiane mai avvenute nella storia del Paese”, ma anche per il fatto che i due padri sono entrambi emigrati indiani provenienti rispettivamente dalle regioni del Karnataka e del Kerala. I giovani frati si sono trasferiti negli Emirati (uno proprio ad Abu Dhabi, l’altro a Dubai) da bambini al seguito dei genitori in cerca di un futuro migliore per la famiglia, e qui hanno maturato la vocazione. Un fatto poco ordinario se si considera che oltre il 76% della popolazione degli Emirati Arabi Uniti segue la fede musulmana, mentre solo il 9% è costituito da cattolici, la maggior parte dei quali sono stranieri provenienti da Africa, Bangladesh, Pakistan e India.

Per i neo-cappuccini D’Souza e Manuel ha quindi giocato un ruolo chiave proprio la nomina – nel marzo 2011 – di Hinder a Vicario della nuova giurisdizione comprensiva di Emirati Arabi, Oman e Yemen. A lui si sono rivolti i due giovani per iniziare il cammino di formazione verso la desiderata ordinazione, per la quale padre Manuel ha persino abbandonato gli studi in medicina. Purtroppo alla fine – a causa delle rigide leggi del Paese – i seminaristi hanno dovuto tornare nelle diocesi d’origine della famiglia in India per cominciare gli studi sacerdotali presso l’ordine dei frati minori cappuccini. Per la cerimonia d’ordinazione, però, monsignor Hinder ha insistito presso i superiori provinciali perché fosse celebrata ad Abu Dhabi, dove è nata e cresciuta la vocazione dei due giovani. Alla messa hanno partecipato ben 4000 fedeli e la comunità ha reso omaggio ai seminaristi proiettando un video d’auguri. Il vescovo Hinder conferma infatti che la Chiesa spesso diventa per gli stranieri che abitano queste zone (circa l’80% della popolazione totale) un “domicilio spirituale” e “una casa all’interno di una marea culturale diversa dalla propria tradizione”.

Oggi i padri D’Souza e Manuel sono già ritornati nelle parrocchie in India dove inizieranno il loro ministero. In futuro, però, potrebbero trasferirsi in Arabia come primi protagonisti di una nuova Chiesa.