Thailandia, la morte improvvisa di padre Siviero

Thailandia, la morte improvvisa di padre Siviero

Il Pime piange padre Pierluigi, colpito da un infarto a 56 anni. Una vita missionaria dedicata ai ragazzi degli ostelli e ai villaggi delle tribù dei monti nella diocesi di Chiang Rai

 

Si è spento all’improvviso questa mattina a Ban Thoet Thai, sui monti della Thailandia, dove era tornato proprio quest’anno. Il suo cuore ha ceduto pochi giorni dopo il suo cinquantaseiesimo compleanno. Inizia con il dolore per la morte di padre Pierluigi Siviero la novena di Natale 2019 dei missionari del Pime.

Con lui se ne va un missionario che ha svolto per tanti anni il suo ministero in uno dei luoghi più nascosti del mondo di oggi: la frontiera dei villaggi tribali del nord della Thailandia, nelle piccole comunità cristiane locali e tra i ragazzi degli ostelli, una delle poche opportunità che queste comunità poverissime hanno per poter studiare.

Padre Pierluigi era nato a Contarina – provincia di Rovigo e diocesi di Chioggia – il 12 dicembre 1963. Era entrato nel seminario diocesano all’età di 11 anni, ma concluso il quarto anno di teologia aveva scelto la missione ad gentes passando al Seminario del Pime. «Sono giunto a fare questa richiesta – scriveva in quell’occasione – perché ho raggiunto la certezza della coscienza che Dio mi ha fatto un grande dono: quello di dedicare tutta la mia vita al servizio del Suo Vangelo, nel servizio alla sua Chiesa. Mi rendo conto della mia piccolezza, ma Dio mi rassicura dicendo ‘Ti basti la mia Grazia!’. Ed è proprio con la fiducia nella sua Grazia che compio il passo di essere Sacerdote per trasmettere a chi non conosce Dio, la gioia e la felicità di scoprirsi Suoi figli».

Ordinato sacerdote nel 1988 nei primi anni aveva svolto il suo minstero come animatore missionario nella Comunità del Pime di Trentola-Ducenta (Caserta). Nel 1993 era poi arrivata la partenza per la Thailandia, dove – dopo un primo periodo di ambientamento – aveva svolto per sedici anni il suo ministero nella missione di Ngao. Anni scanditi – appunto – dalla visita alle piccole comunità cristiane nei villaggi e dalla cura dell’ostello, con i suoi 80 ragazzi delle scuole medie e superiori.

Non era uomo di grandi proclami padre Pierluigi. Ma aveva un’idea ben chiara della missione. In una lettera inviata qualche anno fa in occasione della Pasqua scriveva: «I ragazzi che abbiamo nei vari ostelli, cosa possono capire e come aiutarli a capire di più ed a gustare la ricca liturgia? Per non dimenticare i villaggi ed i molti cristiani lì presenti, come fare e quali segni scegliere, oltre al rinnovo delle promesse battesimali, per aiutarli a vivere meglio la Pasqua? Questi e molti altri pensieri mi ritornano molto spesso alla mente…, ma poi mi accorgo che forse mi sono dimenticato della cosa più importante e che il cercare di programmare ed il pensare tutte le varie cose per aiutare gli altri, rischiano di diventare una distrazione ed un ostacolo più che un aiuto».

«Come posso aiutare gli altri a vivere bene la Santa Pasqua e ad arricchirsi della grazia di Dio – continuava – se prima non cerco di preparare me stesso e vivere bene questo grande mistero? Come posso dare agli altri quello che non ho? Questo non vuol dire non pensare o non cercare di aiutare gli altri, anzi è proprio il contrario. Più cerco di vivere io in profondità questo mistero e più sarò in grado di aiutare gli altri a viverlo. Mi ritornano sempre alla mente le parole di Paolo VI – credo – che ci ricordava come il mondo non ha bisogno di insegnanti o di maestri ma di testimoni e se ha bisogno di maestri è perché questi sono anche testimoni».

Nel 2014 era stato richiamato in Italia per un servizio all’istituto: era stato destinato di nuovo proprio alla casa di Ducenta, dove aveva mosso i primi passi come missionario del Pime: per quattro anni ne era stato il rettore oltre a collaborare con le attività dell’animazione missionaria. All’inizio di quest’anno, infine, era rientrato in Thailandia dove da maggio svolgeva l’incarico di coadiutore parrocchiale nell’Holy Trinity Church a Ban Thoet Thai, un’altra zona di prima evangelizzazione sempre nella diocesi di Chiang Rai, nel nord della Thailandia. E proprio qui padre Pierluigi è stato stroncato dall’infarto. I funerali si svolgeranno giovedì mattina alle 10 ora locale nella cattedrale di Chiang Rai. Dopo le esequie le spoglie verranno portate anche nella parrocchia di Ngao per l’omaggio della comunità che ha più a lungo servito.