Ciclone Amphan, la lunga notte di Calcutta

Ciclone Amphan, la lunga notte di Calcutta

Strade allegate, tetti spazzati via, alberi abbattuti, linee elettriche interrotte un bilancio di morti che cresce di ora in ora: la grande metropoli indiana del West Bengal – dove proprio negli ultimi giorni stavano crescendo i casi di Coronavirus – è in ginocchio per le conseguenze del ciclone

 

Una metropoli indiana di 14 milioni di abitanti alle prese con i casi di Coronavirus che crescono in maniera preoccupante. E il ciclone più devastante degli ultimi vent’anni nel Golfo del Bengala che va ad abbattersi proprio lì. È il risveglio amaro di Calcutta, la grande città indiana che abbiamo imparato a conoscere con Madre Teresa, e che oggi si trova a fare i conti con il «giorno dopo» del ciclone Amphan.

La tempesta era attesa ma questo ha permesso solo parzialmente di alleviare i danni. A partire dalle due del pomeriggio e per ore la metropoli è stata sferzata dalla pioggia e da raffiche di vento che sono arrivate a toccare i 170 chilometri orari, scoperchiando tetti, facendo crollare alberi e allagando interi quartieri. Il vento ha abbattuto in alcuni punti anche le linee elettriche mandando fuori uso gli impianti in buona parte della città.

Il bilancio provvisorio parla di 72 morti in West Bengal a cui canno aggiunte altre 2 vittime nelk vicino Stato indiano dell’Orissa e 10 in Bangladesh. Si tratta però di cifre ancora molto provvisorie: ci sono intere zone che non sono ancora raggiungibili. E basti un dato per capire la situazione: a Calcutta 1,8 milioni di persone vivono nelle circa 3000 baraccopoli presenti nel tessuto cittadino; e 23 di questi slum contano ciascuno più di 10.000 abitanti.

A questo va poi aggiunto che poco ancora si sa su quanto accaduto fuori dalla metropoli, nei villaggi del West Bengal: anche lì le persone rimaste senza un tetto sono certamente molte migliaia. C’è grande preoccupazione soprattutto per i villaggi delle Sundarbans, la più grande foresta di mangrovie al mondo, che restano tuttora isolati.

A complicare ulteriormente la situazione è la concomitanza con l’emergenza Coronavirus: gli ultimi dati ufficiali diffusi dal governo indiano parlano di 1714 persone affette da Covid 19 nello Stato del West Bengal, che ha già avuto 253 morti per Coronavirus. E va considerato che l’India è uno dei Paesi dove la curva dei contagi oggi è ancora in forte crescita. Il timore – dunque – è che le due crisi vadano ad intrecciarsi, diventando oggi praticamente impossibile attuare le misure di distanziamento sociale sulle macerie lasciate dietro di sé da un ciclone.