Un logo, una guida e un sito per il Mese missionario straordinario

Presentata in Vaticano l’iniziativa voluta da papa Francesco per l’ottobre 2019. «Non abbiamo un prodotto da vendere, ma la vita divina da comunicare a tutti, a chiunque, sempre»
«Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo»: è questo il tema del Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019, presentato oggi in sala stampa vaticana. Ad annunciarlo era stato lo stesso Papa Francesco con una Lettera inviata al cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il 22 ottobre 2017. Il Santo Padre aveva voluto ricordare il centenario della promulgazione della Lettera Apostolica Maximum illud di Papa Benedetto XV, che ricorrerà il 30 novembre 2019, nella quale l’allora Pontefice auspicava un nuovo slancio missionario che coinvolgesse tutta la Chiesa. Lo stesso slancio e coinvolgimento è ciò che si augura Papa Francesco per la Chiesa di oggi. «La Maximum Illud ha cambiato la missionarietà» ha spiegato il cardinale Filoni, ricordando la visione di Benedetto XV, secondo il quale la Chiesa non doveva più essere legata ai tanti nazionalismi di quel momento storico e al desiderio di veicolare con la religione il colonialismo». Questa rinnovata idea della missionarietà non è, però, un aspetto da delegare agli istituti missionari, ma il Papa la trasferisce a tutta la Chiesa, come si vede dalla scelta del tema del Mese Missionario Straordinario. In particolare oggi le Chiese locali che si trovano nei territori di missione devono assumere un ruolo di corresponsabilità – ha aggiunto il prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Il cardinale Filoni ha affermato che questo in parte già avviene: «La mia recente visita in Angola mi ha confermato di quanto bene stiano facendo le Chiese locali alle proprie popolazioni, sia attraverso l’annuncio del Vangelo, sia attraverso la carità». Monsignor Giampietro Dal Toso, presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM) e segretario aggiunto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha specificato che il Mese Missionario Straordinario vuole richiamare la missione profetica di ogni cristiano insita nel battesimo. «Tutti possono partecipare con la preghiera, con l’offerta, con la propria testimonianza e ci sono anche malati che offrono le loro sofferenze per la missione», ha spiegato. In questo senso si può essere missionari anche dai propri Paesi, se si è testimoni. Secondo Mons. Dal Toso, bisogna poi avere bene a mente il contenuto della missione: «Come Chiesa portiamo al mondo l’annuncio di Cristo che salva l’uomo e il mondo ha bisogno di questo annuncio».Articoli correlati

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