Il Pime in Thailandia: 50 anni all’insegna dell’amicizia e della riconoscenza

Il Pime in Thailandia: 50 anni all’insegna dell’amicizia e della riconoscenza

Si sono svolte questo fine settimana alla periferia di Bangkok, le celebrazioni per i 50 anni di missione del Pime nel Paese asiatico. «Un giorno di grande gioia» ha detto il cardinale Kovitvanit che ha ringraziato l’Istituto per tutto il bene compiuto

«Oggi è un giorno di grande gioia. Riconosciamo tutto il bene che il Pime ha compiuto in terra thailandese e per la Chiesa qui in Thailandia. Ringrazio Dio e lo Spirito Santo che ha suscitato il vostro carisma e Istituto e che vi ha inviati qui e chiedo per voi la grazia di continuare nell’opera di evangelizzazione in tutto il mondo e anche qui nella terra del Siam». Così si è espresso il cardinale Francesco Saverio Kriengsak Kovitvanit, arcivescovo di Bangkok, durante la Messa per i festeggiamenti dei cinquant’anni di presenza del Pime in Thailandia. Il cardinale ha anche ringraziato per il lavoro svolto nel campo del dialogo interreligioso e nel seminario nazionale come insegnanti e padri spirituali.

Le celebrazioni si sono tenute sabato 10 settembre presso la parrocchia Nostra Signora della Misericordia a Nonthaburi nella periferia della capitale e tra i concelebranti c’erano anche il vescovo di Chiang Rai (diocesi del Nord dove il Pime attualmente lavora), il vescovo di Chiang Mai (la prima diocesi in cui ha lavorato), il vescovo di Nakhon Rachasima (presidente della Conferenza episcopale thailandese) e il vescovo di Chantaburi molto amico del Pime. Con loro anche due rappresentanti della nunziatura che hanno letto un messaggio del nunzio apostolico e consegnato la benedizione inviata da papa Francesco per la ricorrenza.

Oltre ai vescovi, hanno concelebrato anche 50 giovani sacerdoti del Pime provenienti da tutto il mondo e venuti qui a Bangkok per un momento di formazione, nonché una sessantina di sacerdoti diocesani e sacerdoti provenienti da vari istituti religiosi. La Messa ha visto inoltre la presenza di istituti femminili, dei fedeli della parrocchia e di molti amici legati ai missionari del Pime.

La celebrazione del cinquantesimo è stata un’occasione per ringraziare il Signore di questa storia passata. Abbiamo ricordato i primi tre missionari venuti nel Paese nel 1972: padre Angelo Campagnoli e padre Giovanni Zimbaldi, espulsi in quel periodo dalla Birmania, e padre Silvano Magistrali. Personalmente riflettevo su come eventi dolorosi quali un’espulsione da un Paese possono essere trasformati dal Signore in nuovi inizi e nuovi percorsi quando ci si affida a Lui con fede.

Questo cinquantesimo anniversario è stato anche un’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e collaborano con il Pime nell’opera di evangelizzazione: tanti laici missionari, catechisti, benefattori, volontari che, in diversi modi, hanno vissuto con noi quest’avventura qui in Thailandia. Il superiore generale, padre Ferruccio Brambillasca, nel suo discorso di ringraziamento al cardinale Kriengsak, ha ricordato proprio questo bel dono dell’amicizia e dei legami che la missione ha creato e ha pregato perché quest’amicizia continui.

Dopo la Messa ci sono state danze tipiche thailandesi fatte dai ragazzi della scuola Sacro Cuore vicina alla parrocchia e da alcuni ragazzi delle case famiglia di cui il Pime è responsabile.

Nel pomeriggio, i 50 padri giovani del Pime sono andati a vedere alcune attività svolte nel territorio della parrocchia: le “Case della Speranza” con circa 85 ragazzi e ragazze e la “Casa degli Angeli” dove sono ospitati 6 bambini con gravi disabilità. La visita è poi proseguita al Wat Pho, il tempio buddista reale dove un monaco ha spiegato la storia e le opere artistiche più importanti, e alla cattedrale dell’Assunzione.

Domenica 11, infine, i 50 sacerdoti del Pime hanno partecipato alle celebrazioni del cinquantesimo presso la parrocchia di San Marco Evangelista dove padre Adriano Pelosin è parroco.