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Icona decorativaIcona decorativa22 Dicembre 2017 Redazione

Thailandia: una missione che genera

Ordinato il primo prete thailandese nella parrocchia di Chaehom, nata nel 2000 e affidata ai “fidei donum” delle Chiese del Triveneto.
Lo scorso sabato 16 dicembre 2017, nella parrocchia di Chaehom, nella missione triveneta in Thailandia, il vescovo di Chiang Mai, Francis Xavier Vira Arpondratana ha ordinato prete Mark Jonchor Keoma, un giovane di 36 anni proveniente da Chaehom, uno dei villaggi della missione triveneta. È il primo prete thailandese ordinato nella giovane parrocchia di Chaehom, nata nel 2000 e affidata ai sacerdoti fidei donum delle Chiese del Triveneto (in tutto quattro, tre padovani – don Bruno Rossi e don Raffaele Sandonà a Chaehom; don Attilio De Battisti a Lamphun – e un bellunese, don Bruno Soppelsa a Lamphun), ma è anche la prima vocazione presbiterale nata in seno alla missione delle Chiese del Triveneto. Don Mark Jonchor Keoma dopo la laurea, a 24 anni, decide di entrare in seminario; la sua è una vocazione adulta e per questo è stato lungo il percorso di discernimento e formazione. «È un dono prezioso che ci riempie di gratitudine – commenta il fidei donum padovano don Raffaele Sandonà – Non solo il primo sacerdote diocesano della nostra parrocchia, ma anche del nostro vicariato che comprende altre quattro parrocchie sparse in quattro province. È Il frutto di una semina partita da lontano e che pian piano mostra frutti di grazia che nascono dalla fede della nostra gente e dalla bontà del vangelo. Vorremmo davvero che tutte le nostre quindici diocesi del Triveneto, partecipassero nella lode a Dio per questo dono della sua grazia. Anche questo è parte dell’esperienza di scambio di doni fra le nostre chiese nello spirito della missione». E da parte di don Mark c’è tutta la gratitudine ai missionari del Triveneto: «Da loro è nato il mio desiderio di seguire Gesù e di servirlo. Vorrei ringraziare i vescovi che li hanno inviati nella diocesi di Chiang Mai. Con il loro servizio hanno dato la possibilità a molti di conoscere Gesù e ricevere il battesimo. Per il futuro vorrei essere un presbitero che segue Gesù e non cercando privilegi per me. Vorrei donare la vita per i fratelli, servendo, amando, perdonando e condividendo la vita con le comunità che mi saranno affidate».

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