Una conferenza per la «pace giusta»

Una conferenza per la «pace giusta»

Dall’11 al 13 aprile a Roma una conferenza sulla Nonviolenza e sulla pace giusta. Un incontro promosso dal pontificio consiglio e dal movimento Pax Christi che mira a disegnare una nuova teologia della pace, ben lontana dalla tanto discussa teoria della «guerra giusta».

Un seminario sulla pace e sulla nonviolenza non poteva certo mancare nell’anno della Misericordia. Per questo il Pontificio Consiglio Giustizia e pace insieme al movimento internazionale Pax Christi ha deciso di convocare a Roma, proprio tra l’11 e il 13 aprile prossimi, una conferenza sui temi anti bellici.

All’incontro – dal titolo «Nonviolenza e Pace Giusta: contribuire alla comprensione e all’impegno cattolico per la nonviolenza» – parteciperanno rappresentanti di varie esperienze cattoliche pacifiste e attive sul fronte della non violenza per ridiscutere la posizione cattoliche rispetto a questi argomenti di stretta attualità.

Tra le questioni all’ordine del giorno, c’è il discusso tema della «guerra giusta» che per secoli è stato il centro dell’approccio della Chiesa nei confronti dei conflitti e che tuttora non è ancora stato epurato del tutto dal catechismo cattolico. La conferenza romana vorrebbe per la prima volta esprimere il suo rifiuto totale all’uso del sintagma per sanzionare situazioni belliche, e, viceversa, dare alla Chiesa gli strumenti per essere proattiva nel promuovere la pace. Cancellare la teoria della «guerra giusta», basandosi sull’esempio non violento del Vangelo – significa scoraggiare l’uso della violenza senza se e senza ma e alimentare la ricerca di strade di dialogo e integrazione, anche a livello dei governanti.

Il comunicato ufficiale chiede ai cristiani di tutto il mondo di pregare per la buona riuscita della conferenza di pace che svilupperà un più chiaro insegnamento cattolico basato sulla Scrittura e un piano d’azione per promuovere tali insegnamenti nei seminari, negli istituti di educazione cattolica, nei media cattolici, nelle diocesi e nelle parrocchie, fino a raccogliere tutte le esperienze di mantenimento della pace e di testimonianza della non violenza in un’unica e organica teologia cattolica di pace.