In Cina una chiesa a forma di violino

In Cina una chiesa a forma di violino

Inaugurata qualche giorno fa nella provincia del Guangdong è stata realizzata da una denominazione protestante riconosciuta ufficialmente da Pechino. Il pastore: «Come per suonare un violino anche la vita cristiana richiede tanta pratica…»

 

Ha scelto una forma decisamente inconsueta la comunità cristiana di Foshan per la nuova chiesa evangelica di Yanbu, una chiesa del lianghui (l’organizzazione delle chiese protestanti «ufficiali», riconosciuta dal governo di Pechino) inaugurata il 2 gennaio scorso in questa città della provincia del Guangdong in Cina. La sua facciata ha infatti la forma facilmente riconoscibile di un violino gigante – alto oltre 37 metri – sormontato da una croce.

Interpellato sulla motivazione dell’insolita architettura il reverendo Yu Qing, guida della comunità, ha risposto adducendo tre motivazioni: prima di tutto perché il violino è uno strumento che richiede molto esercizio per riuscire a suonarlo davvero bene «e lo stesso vale per la vita di una comunità cristiana: abbiamo bisogno di imparare ed esercitarci continuamente». Secondo: i violini sono un pilastro della moderna musica sinfonica «e allora chiediamoci che cosa vuole rappresentare questa chiesa per l’intera società del Guangdong». Terzo: è composto da ben 70 sezioni un violino; e settanta è un numero che ci rimanda al 7 della pienezza biblica. «Ma solo se in cima a questi 70 elementi poniamo la croce – ha commentato ancora il reverendo Yu Qing – nasce qualcosa come la chiesa di Foshan, in grado di elevare lo spirito all’amore di Cristo, glorificando Dio e facendo crescere le persone».

Nella zona di Yanbu la presenza cristiana risale al 1898. Negli anni Sessanta, però, con la Rivoluzione culturale, le locali chiese evangeliche erano state chiuse e hanno potuto riaprire i battenti solo nel 1996. Nel 2011 infine è arrivato il permesso per costruire una nuova chiesa, anche se l’area di circa 4000 metri quadri destinata dalle autorità locali a questo scopo era di fatto diventata una discarica. Proprio questo ha suggerito alla comunità di scegliere una struttura architettonica che – come risposta – evocasse la bellezza.