Pierre, il “martire nuovo” che ho conosciuto in Camerun

Pierre, il “martire nuovo” che ho conosciuto in Camerun

Papa Francesco ha istituito una Commissione per stilare un catalogo dei nuovi martiri in vista del Giubileo del 2025. Padre Silvano Zoccarato racconta la storia di un laico della diocesi di Yagoua, ingiustamente accusato di stregoneria, che ha testimoniato la sua fede in Gesù soffrendo con pazienza e continuando a donarsi

In vista del prossimo Giubileo del 2025 Papa Francesco ha costituito presso il dicastero delle Cause dei santi la Commissione dei nuovi martiri -Testimoni della fede, «per elaborare un Catalogo di tutti coloro che hanno versato il loro sangue per confessare Cristo e testimoniare il suo Vangelo».

Mi ha interessato la parola ‘nuovi’ perché nella mia vita di missionario in Camerun, alcune persone mi sembrano “martiri nuovi”. Pierre Malina, uno dei primi cristiani battezzati a Guidiguis, nella diocesi di Yagoua, me lo sento sempre vicino e vivo per la testimonianza che ha lasciato e fuori dagli schemi tradizionali del martirio. Tutta la sua famiglia è stata battezzata e il suo primo figlio era nel centro di formazione dei catechisti quando fu morso mortalmente da un serpente. Era tra i responsabili e generoso sostenitore nella crescita della missione. Chi è stato missionario può capire l’aiuto iniziale, importante, continuo, di un cristiano che unisce vita di famiglia e vita di missione.

Ad un certo momento fu accusato di stregoneria, cioè, considerato possessore di spirito nocivo alla società, diffusore di malattie e di morte e finì in prigione. Tutto il contrario di come viveva. Andavo a visitarlo e lo vedevo col suo libro liturgico, a volte anche a pregare e ad insegnare insieme a colleghi carcerati. Poté far arrivare anche qualche sacco di miglio.

In tribunale mi trovai accanto a lui, ma a nulla valsero le mie parole di testimonianza della sua vita di cittadino onesto, sociale e positivo. In realtà, resta un mistero l’origine dell’accusa di stregoneria, forse vecchie invidie e gelosie. Uscito di prigione non poté vivere a lungo. Fu massacrato. Mi interessai che il luogo della sua sepoltura fosse ben custodito.

La santità che sentivo in lui è che ha vissuto il suo martirio testimoniando la sua fede in Gesù soffrendo con pazienza e continuando a donarsi. In Paradiso continua ad amare la sua famiglia, la sua gente e la missione.

Lo possiamo considerare nella lista dei nuovi martiri? Martiri innocenti accusati di stregoneria. Ne parlai a missionari, al vescovo… e sarei contento di sentire il parere di chi mi sta leggendo, se ha conoscenza di casi del genere. Per me, Pierre Malina è tra i miei santi preferiti, accanto alla ex-schiava Bakita.

Si tratta di superare il non raro scoglio della stregoneria, cioè di liberare la mentalità da un’idea culturale di paura di processi nocivi interpersonali. La Chiesa parlando di culture tradizionali e riconoscendole, ha sempre aggiunto che vanno purificate. Ma sono processi profondi, lunghi.

Papa Francesco può darmi la gioia di chiamarlo ‘martire nuovo’.