Le ong in Iraq: “Più collaborazione tra noi al servizio di tutti”

Dalle organizzazioni di matrice religiosa che operano in Iraq una dichiarazione congiunta in occasione della visita apostolica di Papa Francesco: “Abbracciamo pienamente il messaggio di fraternità e di dialogo che il Papa porta. Crediamo fermamente che rappresenti un modo necessario per guarire le ferite del passato e costruire un futuro per le diverse comunità del Paese”. Tra i firmatari anche Islamic Relief Worldwide e tante realtà locali irachene
Alla vigilia dell’arrivo di Papa Francesco in Iraq 29 ong di diversa appartenenza religiosa attive al servizio di chi ha perso tutto nei lunghi anni segnati dalla guerra in Iraq hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta, in cui – accogliendo il Pontefice – si impegnano a fare proprio il suo messaggio di fraternità ed a “servire e dare dignità alle persone solo sulla base dei loro bisogni, rifiutando ogni forma di discriminazione”. Proponiamo il testo qui sotto in una nostra traduzione insieme all’elenco dei firmatari che vede – insieme a tante agenzie cristiane di solidarietà internazionale – anche Islamic Relief Worldwide (la maggiore ong musulmana) e alcune realtà locali irachene. Noi, le sottoscritte organizzazioni religiose operanti in Iraq, che rappresentiamo il richiamo delle nostre rispettive religioni alla solidarietà umana, accogliamo la visita di Sua Santità Papa Francesco nel luogo di nascita di Abramo, padre di molti nella fede. L’Iraq è la culla della civiltà umana e un bellissimo Paese di ricca diversità culturale e religiosa. Per secoli, molte comunità etniche e di fede hanno vissuto fianco a fianco in questa terra. Tuttavia, negli ultimi decenni, l’Iraq ha sofferto per la guerra, l’insicurezza e l’instabilità e, più recentemente, per l’ascesa dell’ISIS. Tale sequenza di conflitti ha profondamente incrinato le relazioni tra le comunità e danneggiato il tessuto sociale del Paese. Oggi, l’Iraq deve ancora affrontare sfide scoraggianti. Tra gli 1,2 milioni di iracheni che continuano ad essere sfollati e circa 4,8 milioni di rimpatriati, molti hanno un disperato bisogno di aiuto. Intanto, un peggioramento della crisi economica, esacerbata dalla pandemia di Covid-19, sta spingendo molti nella povertà e privando il governo delle risorse necessarie per assistere il proprio popolo. Nella sua recente lettera enciclica “Fratelli Tutti”, Papa Francesco scrive che le religioni hanno un ruolo importante da svolgere al servizio della fraternità nel nostro mondo. Il documento di Abu Dhabi sulla fraternità umana spiega ulteriormente: “La fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello o una sorella da sostenere e amare. […] I credenti sono chiamati ad esprimere questa fraternità umana salvaguardando la creazione e l’intero universo e sostenendo tutte le persone, specialmente le più povere e le più bisognose”. Come organizzazioni di fede, abbracciamo pienamente questo messaggio di fraternità e di dialogo che Papa Francesco sta portando in Iraq. Crediamo fermamente che rappresenti un modo necessario per guarire le ferite del passato e costruire un futuro per le diverse comunità del Paese. Lavoriamo in collaborazione con le autorità nazionali e locali per aiutare le comunità a riconciliarsi, ricostruire la pace e reclamare i loro diritti collettivi alla sicurezza, ai servizi e ai mezzi di sussistenza. Ispirati dall’insegnamento di Papa Francesco sulla fraternità umana, ci impegniamo a: – continuare a servire e dare dignità alle persone solo sulla base dei loro bisogni, rifiutando ogni forma di discriminazione; – rispettare i valori culturali e le convinzioni religiose degli altri, continuando a rifiutare ogni settarismo e il proselitismo nelle nostre azioni e nei nostri partenariati; – rafforzare le iniziative e gli approcci inclusivi che favoriscono la coesione sociale; – intensificare la collaborazione tra noi al servizio dei bisognosi, mentre viviamo la nostra comune chiamata alla solidarietà. Infine, esortiamo la comunità internazionale a rimanere impegnata a sostenere il popolo iracheno per superare le sfide attuali, in un vero spirito di fraternità e solidarietà umana. Adyan Foundation Ankawa Humanitarian Committee Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII Assyrian Aid Society Iraq Caritas Czech Republic Caritas Germany Caritas Iraq Catholic Relief Services Christian Aid Christian Aid Program – CAPNI CNEWA / Pontifical Mission Cordaid Dan Church Aid Dorcas FOCSIV Fondazione AVSI Fraternité en Irak Hungarian Interchurch Aid Internationales Katholisches Missionswerk missio Aachen – Pontifical Mission Society Islamic Relief Worldwide Jesuit Refugee Service Lutheran World Federation Lutheran World Relief Malteser International Masarat Norwegian Church Aid Stand With Iraqi Christians World Vision International ZOAArticoli correlati

Siria, che ne sarà dei curdi?
La più numerosa minoranza mediorientale controlla oggi un terzo del Paese: «Dopo il crollo del regime degli Assad, il…

Padre Romanelli da Gaza: «Si continui a lavorare per una pace vera»
All’indomani dell’accordo per una tregua tra Israele e Hamas, il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli…

Non c’è nessun’altra terra dove andare
Il documentario “No Other Land”, scritto e diretto da due palestinesi e due israeliani, racconta le vicende di un vil…