Servizi di emergenza sanitaria: ecco una guida in 8 lingue

Servizi di emergenza sanitaria: ecco una guida in 8 lingue

Tutto quello che deve sapere chi arriva in Italia e non parla l’italiano: è la Guida ai servizi di emergenza sanitaria pubblicata da tre società scientifiche per tutti coloro che si rivolgono al 118 o al Pronto Soccorso. E anche per chi pensa di non avere il diritto di farlo…

Dal 118 al Pronto Soccorso, tutto quello che deve sapere chi arriva nel nostro Paese e non parla necessariamente l’italiano. È la Guida ai servizi di emergenza sanitaria in Italia edita in otto lingue ed elaborata da tre Società scientifiche dell’emergenza – SIEMS (Società italiana Emergenza sanitaria), SIIET (Società Italiana infermieri emergenza territoriale) e SIMEU (Società italiana di Emergenza Urgenza) – e dal CIVES (Coordinamento Infermieri Volontari Emergenze Sanitarie). La Guida è stata realizzata in collaborazione con il Tavolo immigrazione e salute, e con il patrocinio e il sostegno di FISM (Federazione italiana Società scientifiche) e di R4H-Rotarians4healtH.

L’opuscolo è dedicato a tutti gli stranieri che arrivano in Italia e si trovano in una situazione di emergenza sanitaria. È suddiviso in otto parti in altrettante lingue: italiano, inglese, francese, rumeno, spagnolo, ucraino, cinese, arabo. In ciascuna lingua, ci sono le informazioni essenziali sui servizi di emergenza e una serie di domande e risposte, quelle che più frequentemente vengono poste dagli stranieri, specialmente da chi non ha i documenti in regola e teme di non poter avere accesso ai servizi sanitari.

Per la prima volta una Guida propone in un unico sintetico testo tutte le informazioni relative sia al 118 che al Pronto Soccorso, in modo da fornire una panoramica a 360° di tutti i servizi disponibili.

La guida viene distribuita grazie anche alla collaborazione del Tavolo nazionale immigrazione e salute, che raccoglie organizzazioni impegnate a livello nazionale sui temi del diritto alla salute e alle cure per i migranti. Tra i destinatari, aziende sanitarie, organizzazioni che si occupano di migranti e richiedenti asilo, Caritas territoriali, sevizi sociali di comuni e regioni, Pronto Soccorso, mondo del volontariato, e così via.

Secondo gli ultimi dati ISTAT, il 13,8% degli stranieri (di 14 anni e più) che si rivolge al Pronto Soccorso ha difficoltà a spiegare in italiano i propri disturbi e il 14,9% a comprendere ciò che i sanitari dicono. Ma c’è anche una percentuale difficilmente quantificabile di soggetti senza permesso di soggiorno che evita di utilizzare i servizi di emergenza per paura di una denuncia. Gli stranieri presenti in Italia sono attualmente 5.756.000; i minori rappresentano il 20,3% del totale.