A Yaoundé la Promessa iniziale di cinque seminaristi

A Yaoundé la Promessa iniziale di cinque seminaristi

Achille, Alphonse, Antoine, Marc e Michel – che si stanno formando nel nuovo seminario del Pime in Camerun – nella festa di Pentecoste hanno compiuto il primo passo per diventare missionari dell’istituto in una celebrazione presieduta dal rettore, padre Graziano Michielan, nella parrocchia di Ntem-a-si

 

Anche quest’anno il Pime ha ammesso in Camerun alla Promessa iniziale di aggregazione all’istituto alcuni suoi candidati in formazione a Yaoundé, nel nuovo seminario inaugurato lo scorso 6 marzo. In preparazione a questo grande evento già giovedì 2 giugno una veglia di preghiera e di animazione missionaria è stata organizzata presso la parrocchia Nostra Signora di Lourdes di Ntem-a-si. A questa veglia erano presenti la comunità del seminario e molti fedeli. Abbiamo vissuto una vera esperienza di preghiera, di condivisione nella fede e di incontro con il Signore. Alcuni dei candidati alla Promessa iniziale – precisamente Antoine e Michel – hanno raccontato la storia della loro vocazione, sottolineando come il Signore continui a chiamare anche oggi e come loro sono riusciti ad ascoltare la Sua voce, impegnandosi con generosità a rispondere.

Domenica 5 giugno, solennità di Pentecotste, la stessa parrocchia di Nostra Signora di Lourdes di Ntem-a-si ha ospitato la celebrazione eucaristica nella quale Antoine Bouyoy, Alphonse Damba, Michel Ganava, Marc Loukoya e Achille Tissebe hanno emesso la Promessa iniziale di aggregazione al Pime e il rito di ammissione tra i candidati agli ordini sacri del diaconato e del presbiterato. La celebrazione è iniziata alle 9 ed è stata presieduta da padre Graziano Michielan, rettore del seminario di Yaoundé, e concelebrata da altri sacerdoti tra cui i padri formatori del seminario e alcuni sacerdoti e parroci della diocesi,  senza dimenticare la presenza dei seminaristi del Pime, di fratel Gian Luigi Taller, delle suore di Madre Teresa e di una grande folla di cristiani venuta per l’occasione.

Nell’omelia, il celebrante ha sottolineato l’importanza dell’amore, dono totale che Dio ha riversato sull’umanità nonostante la sua natura segnata dal peccato e dall’infedeltà. L’effusione dello Spirito sugli apostoli è segno evidente di questo amore di Dio per il suo popolo e per ogni uomo. Verso la fine ha rivolto ai promettendi parole di incoraggiamento e congratulazioni per questo passo importante e decisivo.

Ha raccomandato ad Achille, Alphonse, Antoine, Marc e Michel di impegnarsi con gioia, ardore e determinazione a continuare la loro formazione che un giorno li porterà a emettere la promessa definitiva e ad impegnarsi nel sacerdozio missionario nel Pime.

Dopo l’omelia, si è svolto il rito in cui i candidati hanno espresso solennemente il loro fermo proposito di consacrarsi al Signore rispondendo alla chiamata a essere missionari e sacerdoti attraverso l’istituto. Presentati dal vicerettore, padre Jean-Jacques Folly, con gioia hanno promesso fedeltà al Signore e alla Chiesa davanti a tutta la comunità in preghiera, esprimendo con determinazione il loro “SI” ad impegnarsi nella formazione che un giorno li condurrà al sacramento dell’ordine. I sacerdoti presenti li hanno rivestiti con il camice liturgico segno e impegno a rivestirsi dell’amore di Cristo per ogni uomo, con un’attenzione particolare ai più poveri e vulnerabili. Accompagnati da copiosi applausi della folla, p. Graziano a nome del superiore generale e di tutti i missionari del Pime, ufficialmente li ha accolti nella nuova famiglia di apostoli, il Pime. Nell’immaginetta ricordo distribuita a tutti i presenti hanno scelto come motto “Andate anche voi nella mia vigna” (Mt 20,4).

Prima della fine della celebrazione liturgica, Achille ha preso la parola a nome di tutta la classe di spiritualità per esprimere la gratitudine e la riconoscenza prima di tutto al Signore per il dono della vocazione, poi al Pime che in modo molto concreto permette loro di realizzare la chiamata a seguire il Signore nella vita missionaria. La Messa si è conclusa con la benedizione solenne, da parte del celebrante seguita dalle foto ricordo per immortalare il grande evento. Il proseguo dei festeggiamenti si è svolto nella sala dei ricevimenti ben decorata e addobbata che la comunità parrocchiale per l’occasione ha messo a disposizione.

*Seminarista del secondo anno di filosofia