Padre Crimella, una vita tra il Brasile e l’Italia

Padre Crimella, una vita tra il Brasile e l’Italia

Nella casa del Pime di Rancio di Lecco si è spento padre Severino Crimella, missionario del Pime nel Sud del Brasile che aveva svolto tanti servizi anche in Italia per l’istituto

 

Il Pime piange la morte di un altro suo missionario, padre Severino Crimella, spentosi ieri a 90 anni nella casa dei missionari anziani a Rancio di Lecco. Da tempo indebolito a causa di varie patologie; il decesso è avvenuto per complicazioni legate al Covid-19.

Padre Crimella era nato a Valmadrera (provincia di Lecco e diocesi di Milano) il 29 settembre 1930. Ordinato sacerdote a Milano, nel 1955 dall’allora cardinale Giovanni Battista Montini, nei primi anni del suo ministero era stato animatore nelle case del Pime in Italia. Nel 1959 era poi arrivata l’ora della partenza per il Brasile Sud, dove il suo impegno missionario è stato per molti anni legato alla formazione del clero locale prima nel seminario di Assis e poi nel seminario diocesano San Lugero a Tubarão (nello Stato di Santa Catarina), di cui è stato anche rettore.

Ritornato in Italia nel 1967 per collaborare di nuovo all’animazione missionaria, aveva svolto il suo servizio nelle case di Busto Arsizio e Sotto il Monte, prima di risultare eletto nel 1972 Superiore regionale dell’Italia Settentrionale. La VIII Assemblea Generale dell’Istituto (1977) lo aveva poi eletto Assistente generale, carica alla quale venne rieletto anche nel 1983.

Terminati i due mandati nella direzione generale del Pime nel 1989 ripartì per la missione, ancora nel Brasile Sud. Fu rettore del seminario del Pime a Palhoça e poi a Florianópolis; poi – dopo un anno sabbatico trascorso presso il Centro dei Focolari a Vargem Grande Paulista (São Paulo) – venne assegnato come coadiutore ad Ibiporã. Eletto per due volte (1996 e 2000) superiore regionale della Circoscrizione Brasile Sud, ritornò poi Ibiporã dove rimase fino al rientro definitivo in Italia nel 2015. Tra le sue gioie, nel 2019, c’era stata quella di aver potuto concelebrare a Valmadrera la prima Messa di un suo concittadino, padre Alessandro Canali, giovane missionario del Pime.

Prima di partire per il Brasile, nel 1959, aveva trascritto per i suoi parenti e amici, parte di una lettera ricevuta dal suo Superiore, padre Giovanni Airaghi: «Il primo consiglio che ti do: porta una buona dose di spirito di sacrificio per sopportare le croci che il Signore ti seminerà sul cammino. Secondo: porta una buona dose di docilità e di conformità alle esigenze della nostra vocazione. Terzo: porta un grande amore per questa gente e comincia già a stimare il paese a cui sei destinato e a trovarlo il più bello del mondo, anche se forse non lo è». «Queste cose – aggiungeva padre Crimella –  chiedete al Signore per me,  chiedetele sempre e insistentemente perché ne ho bisogno e non voglio altro».

Il funerale di padre Crimella verrà celebrato a Rancio martedì 12 gennaio alle 9.30 in forma privata a causa dell’emergenza sanitaria. Seguirà la tumulazione al cimitero di Villa Grugana.