L’immigrazione spiegata ai bambini

L’immigrazione spiegata ai bambini

È possibile provare a spiegare ai bambini l’immigrazione con una storia illustrata? Ci prova, in modo molto delicato l’editore Becco Giallo con  “L’immigrazione spiegata ai bambini”.

illustrazione_completa«Quel giorno, sul mare, c’era una di quelle piccole barche. E su quella barca, in mezzo a un mucchio di gente, si trovavano quattro animali». Inizia così “L’immigrazione spiegata ai bambini”, un libro illustrato che prova a spiegare, in modo delicato, il fenomeno degli sbarchi e dell’immigrazione attraverso il Mediterraneo.

LOW_Immigrazione_CopertinaC’è una “gatta nera come la notte, Amal”, il cagnolino Joe, un falco, Alqamar (che significa “Luna”) e una capretta, che non ha nome e sembra un po’ tonta, ma che per il suo proprietario fra la differenza fra la miseria e la sopravvivenza. I bambini vivono la traversata con questi animali, strambi e simpatici, che vedono il mondo fino alle ginocchia degli esseri umani. Ed è proprio questo sguardo discreto che permette ai bimbi di accostarsi a una realtà e a un tema difficile.

«Abbiamo modo di andare nelle scuole dalla primaria fino alle medie. Questo ci permette di capire che segnali arrivano dai ragazzi e abbiamo incontrato voglia di capire quello che vedono in televisione» afferma Guido Ostanel, 40 anni, fondatore una decina d’anni fa insieme a Federico Zaghis di Becco Giallo, giovane casa editrice italiana che progetta e pubblica libri a fumetti d’impegno civile.

«Con gli autori abbiamo cercato di realizzare una storia più simpatica e umana possibile, rendendo “umani” gli animali e facendoli interagire con discorsi che anche i ragazzi potrebbero fare fra loro e con gli insegnanti, sulla convivenza, la diversità e la possibilità di andare insieme erso un futuro migliore».