Pigmei, una legge li proteggerà. Forse…

Rischiano di scomparire o di essere ridotti a schiavi. Rischiano di perdere le loro tradizioni e di perdersi nell’alcool. Ora una proposta di legge del Parlamento congolese cerca di proteggerli. Ma forse è un po’ tardi…
La foresta dell’Ituri, in repubblica Democratica del Congo, è uno dei posti più meravigliosi e più martoriati del pianeta. Appena si lascia la strada, si entra in un mondo “altro,” dove la natura è sovrana assoluta e tutto risponde alle sue leggi primordiali. Compresi i pigmei bambuti, che in questa regione cercano di sopravvivere e di conservare costumi ancestrali, in un rapporto simbiotico con la foresta. Appena, però, si torna sulla strada tutto l’incanto di questo mondo svanisce. L’altra faccia è quella dello sfruttamento e della devastazione, dell’ambiente, ma anche delle popolazioni che vi abitano. La guerra è passata di qui, accanendosi in particolare su questo popolo mite e gioioso; ma soprattutto vi passa quotidianamente tutti la stupidità e l’avidità dell’uomo. Che distrugge chi è più piccolo e vulnerabile anche per tornaconto effimero. Una guerra tra ultimi, che sta annientando fisicamente ma soprattutto moralmente il popolo pigmei. Che tolto dalla foresta è completamente allo sbando, ridotto a lavorare in condizioni talvolta di vera e propria schiavitù o riparato con pessimo alcool tradizionale. Un popolo fiero ridotto a un manipolo di alcolizzati. Dopo anni di soprusi e violenze, l’Assemblea nazionale della Repubblica Democratica del Congo ha iscritto all’ordina del giorno una legge sui principi fondamentali dei popoli indigeni, i pigmei. con il sostegno di membri della società civile e di alcuni politici. Si tratta di un’iniziativa importante, in un Paese in cui i diritti dei Pigmei vengono sistematicamente calpestati.
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