Pigmei, una legge li proteggerà. Forse…

Pigmei, una legge li proteggerà. Forse…

Rischiano di scomparire o di essere ridotti a schiavi. Rischiano di perdere le loro tradizioni e di perdersi nell’alcool. Ora una proposta di legge del Parlamento congolese cerca di proteggerli. Ma forse è un po’ tardi…

La foresta dell’Ituri, in repubblica Democratica del Congo, è uno dei posti più meravigliosi e più martoriati del pianeta. Appena si lascia la strada, si entra in un mondo “altro,” dove la natura è sovrana assoluta e tutto risponde alle sue leggi primordiali. Compresi i pigmei bambuti, che in questa regione cercano di sopravvivere e di conservare costumi ancestrali, in un rapporto simbiotico con la foresta.

Appena, però, si torna sulla strada tutto l’incanto di questo mondo svanisce. L’altra faccia è quella dello sfruttamento e della devastazione, dell’ambiente, ma anche delle popolazioni che vi abitano. La guerra è passata di qui, accanendosi in particolare su questo popolo mite e gioioso; ma soprattutto vi passa quotidianamente tutti la stupidità e l’avidità dell’uomo. Che distrugge chi è più piccolo e vulnerabile anche per tornaconto effimero. Una guerra tra ultimi, che sta annientando fisicamente ma soprattutto moralmente il popolo pigmei. Che tolto dalla foresta è completamente allo sbando, ridotto a lavorare in condizioni talvolta di vera e propria schiavitù o riparato con pessimo alcool tradizionale. Un popolo fiero ridotto a un manipolo di alcolizzati.

Dopo anni di soprusi e violenze, l’Assemblea nazionale della Repubblica Democratica del Congo ha iscritto all’ordina del giorno una legge sui principi fondamentali dei popoli indigeni, i pigmei. con il sostegno di membri della società civile e di alcuni politici. Si tratta di un’iniziativa importante, in un Paese in cui i diritti dei Pigmei vengono sistematicamente calpestati.

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Ne sa qualcosa padre Silvano Ruaro, missionario dehoniano che ha trascorso più di quarant’anni in questa regione, superando mille difficoltà e sopravvivendo ai pericoli della guerra. E che alla bella età di (oltre) settant’anni ha deciso di rimettersi in gioco: «Ricomincio dai pigmei!».

Padre Silvano guarda con una certa diffidenza alla nuova legge. Lui le cose le vuole vedere nel concreto e sa che tra Kinshasa e l’Ituri le distanze (non solo chilometriche) sono abissali.

Il testo, tuttavia, è un primo importante passo avanti. Almeno sulla carta. Intende mettere la repubblica Democratica del Congo alla pari con i suoi vicini in termini di tutela giuridica delle popolazioni indigene. La vicina Repubblica Popolare del Congo già nel 2011 ha adottato una legge sulla promozione e protezione dei diritti dei pigmei, mentre la Repubblica Centrafricana era stato il primo Paese africano a ratificare, nel mese di aprile del 2010, la Convenzione 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui popoli indigeni e tribali. Peccato che  la guerra civile attualmente in corso minacci la sopravvivenza non solo dei pigmei, ma di tutta la popolazione centrafricana.