Startup africane da record

Startup africane da record

Secondo i più recenti rapporti finanziari, l’afflusso di capitale nel continente africano ha battuto ogni record nel 2019, superando la barriera del miliardo di dollari. Anche se la maggior parte degli investimenti si è concentrato in pochi Paesi e soprattutto nel settore della tecnofinanza

In base alla relazione stilata da WeeTracker, l’anno scorso le startup che operano in Africa hanno ricevuto un totale di 1,3 miliardi di dollari di finanziamenti.

A differenza di altri report, quello di WeeTracker prende in considerazione tutte le compagnie private che hanno aumentato gli investimenti per operare in Africa indipendentemente dal luogo in cui sono acquartierate le loro sedi, e inserisce nelle proprie valutazioni solo le operazioni verificabili tramite comunicato stampa o registrazioni regolamentari. Per questo secondo loro il muro del miliardo di dollari è stato abbattuto solo nel 2019, mentre secondo Partech Ventures l’asticella del miliardo di dollari era già stata superata nel 2018.

In realtà poco importa, se si pensa che nel 2015 gli investimenti in Africa ammontavano solo a 200 milioni di dollari. Gli afflussi di capitale degli ultimi anni sono quindi alla base della rapida crescita degli ecosistemi tecnologici in tutto il continente, come spiega Quartz Africa.

I Paesi che si sono affermati come principali destinazioni di capitali nel 2019 sono stati il Kenya e la Nigeria, che insieme hanno ricevuto l’81,5% degli investimenti. Da parte sua, la Nigeria si è classificata al primo posto sia per il numero di operazioni effettuate sia per il loro valore, dato che gli investimenti ricevuti dalle startup sono cresciuti di quasi cinque volte rispetto al 2018.

Anche l’Egitto ha considerevolmente migliorato la propria posizione, dato che gli investimenti nell’ultimo anno sono più che raddoppiati, principalmente per merito della Swvl, una compagnia di autobus a chiamata che ha ampliato la propria attività anche oltre il continente africano. Al contrario invece di quanto ci si sarebbe forse aspettati, il Sudarica, tipicamente una delle principali destinazioni di investimento per le startup, ha registrato un calo nel 2019, sia per il numero che per il valore delle operazioni.

Anche le dimensioni dei cicli di finanziamento si sono notevolmente ampliate nel 2019, con 26 operazioni (pari al 6% del totale delle operazioni), che hanno rappresentato l’83% del totale dei finanziamenti raccolti nel 2019.

Il settore in cui si sono registrati i maggiori flussi di capitale è stato quello della tecnofinanza, o fintech. Le nuove compagnie di fintech africane sono sostenute dai giganti degli pagamenti globali. Solo per fare un esempio, a novembre, Visa ha pagato 200 milioni di dollari per una partecipazione del 20% in Interswitch, un processore di pagamenti nigeriano, che è così diventata la prima società di tecnofinanza in Africa.

Allo stesso modo gli investitori cinesi hanno dirottato le loro finanze su due nuove società di fintech anch’esse nigeriane, OPay e PalmPay, che congiuntamente hanno ricevuto oltre 210 milioni di dollari di finanziamenti.