Parlare di Gesù ai mixtechi

Parlare di Gesù ai mixtechi

Si sono celebrari ieri, alla pesenza del superiore generale padre Ferruccio Brambillasca, i trent’anni di dedizione missionaria del Pime nella parrocchia di La Concordia, nell’arcidiocesi di Acapulco, in Messico

«Con la loro presenza e con il loro ministero, hanno portato la Buona Notizia del Vangelo nei villaggi mixtechi e nelle 34 comunità che compongono la parrocchia», ha detto mons. Leopoldo González González, arcivescovo di Acapulco, di cui vi proponiamo l’omelia

Oggi ricorre il 30° anniversario della presenza nella nostra arcidiocesi di Acapulco dei padri missionari del Pime. Dal 1992, con la loro presenza e con il loro ministero, hanno portato la Buona Notizia del Vangelo nei villaggi mixtechi di Cuanacaxtitlán, Yoloxochitl, Arroyo Cumiapa e nelle 34 comunità che compongono la parrocchia de La Concordia, che ora celebra il suo Giubileo d’Oro. Con grande affetto e gratitudine sono ricordati nella Parrocchia del Sacro Cuore, a Plan de los Amates, vicino a Barra Vieja.

Grande è stata la loro collaborazione nella formazione sacerdotale dei seminaristi del Seminario diocesano del Buon Pastore, con l’ascolto e la guida spirituale di mons. Luigi Maggioni, nelle sollecitazioni motivanti dell’insegnamento accademico di padre Giovanni Manco, ma soprattutto con la loro testimonianza di “Chiesa Missionaria”, la Chiesa in uscita che siamo chiamati a essere.

La loro presenza evangelizzatrice, nella semplicità della loro vita quotidiana, ha mostrato alle comunità mixteche, affidate alle loro cure pastorali, un modo di vivere più dignitoso, e le ha raggiunte per aiutarle a camminare insieme verso il progetto di Dio per ogni persona umana.

Hanno fondato “el cindetaño”, una parola che in lingua mixteca significa “uniti per lavorare”. Lì discutono di progetti comuni e si impegnano a realizzarli migliorando l’igiene, l’alimentazione, la cura dei bambini, promuovendo l’alfabetizzazione, le cooperative di produzione, l’introduzione dell’acqua potabile… «Li aiutiamo a essere protagonisti della loro vita. Devono avere fiducia in se stessi…».

Padre Domingos Tchuda, attuale parroco de La Concordia, sogna questo progetto: «La parrocchia ha un grande terreno. Vorrei costruire un centro di formazione agricola per dare l’esempio e dire loro che possono farcela».

Ci sono stati molti bei miglioramenti nelle chiese, nella casa parrocchiale e nella casa delle suore che condividono con loro la missione de La Concordia; ma soprattutto si sono impegnati molto nell’opera di evangelizzazione. Vediamo in loro la “parresia” che Papa Francesco ci chiede per promuovere l’evangelizzazione e la catechesi.

Per avvicinare la Parola al cuore della gente, hanno cercato di imparare la lingua madre di questi popoli, quella che più facilmente tocca i nostri cuori. Il frutto di questo sforzo è stata la produzione di due grammatiche mixteche: «Parlare di Gesù ai mixtechi nella loro lingua è un obiettivo che ci siamo posti».

Nella fraternità sacerdotale del presbiterio, ci sentiamo molto vicini a loro. Quando li incontriamo, la loro presenza fa risuonare in noi il mandato missionario del Signore.

Grazie mille per la gioia trasparente del vostro ministero. Il Vangelo di oggi, cari padri del Pime, vi mette nell’orecchio e nel cuore questa parola di Gesù: «Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei Cieli».

¡MUCHAS GRACIAS! ¡EL SEÑOR LOS SIGA BENDICIENDO!