Perù: clima teso per la corruzione

Perù: clima teso per la corruzione

Papa Francesco parlerà della corruzione durante il suo viaggio in Perù? A chiederselo sono molti rappresentanti della società civile peruviana

La tensione politica in Perù è fortissima, e molti rappresentanti della società civile peruviana si aspettano che il Papa dica qualcosa in merito alle vicende legate alla corruzione che stanno scuotendo il Paese, e che nell’ultimo mese ha portato in piazza decine di migliaia di cittadini a Lima e non solo.

È previsto che il Papa parli di Amazzonia, ambiente, culture indigene, ma potrebbe dedicare qualche parola ad altri due temi molto caldi: la corruzione e la riconciliazione nazionale.

La vicenda corruzione che sta scuotendo il Paese è legata alla multinazionale Odebrecht che, con la sua controllata petrolchimica Braskem, è la prima multinazionale edilizia e ingegneristica dell’intero continente latino-americano. L’inchiesta anti-corruzione “Lava Jato”, avviata dal pm brasiliano Sergio Moro ha scoperchiato quello che è considerato il più grande scandalo per corruzione degli ultimi 20 anni in Brasile e in altri 12 Stati latinoamericani e africani, coinvolgendo una trentina di paesi. Il Perù è Paese in cui lo scandalo ha avuto le ripercussioni politiche più gravi con tre ex presidenti coinvolti, oltre a Keiko Fujimori, figlia dell’ex presidente Alberto e leader del partito di maggioranza. Anche l’attuale presidente Pedro Kuczynsky è oggetto di un’indagine preliminare.

Lo scorso 24 dicembre la grazia concessa da Kuczynsky all’ex dittatore Alberto Fujimori, che stava scontando 25 anni di carcere, ha suscitato reazioni e manifestazioni popolari in tutto il Paese.

È difficile dire se il Papa entrerà nel merito delle vicende politiche, anche perché sarebbe facilmente oggetto di strumentalizzazioni. Ma ci saranno probabilmente manifestazioni pubbliche contro la corruzione in occasione della sua visita.

Un altro tema caldo in Perù è la riconciliazione nazionale. Sia il Cile che il Perù sono passati attraverso un conflitto interno fortissimo. Entrambi i Paesi hanno avuto una commissione per la verità e la riconciliazione e hanno nella capitale un luogo della memoria della guerra civile. In Cile però è avvenuto un percorso di superamento del passato, e il dittatore Pinochet, anche quando era in vita, è stato emarginato e privato gradualmente di ogni influenza. In Perù non è così, c’è un ciclo che non è ancora chiuso del tutto.