Sei non violenti che hanno cambiato il mondo

Nel messaggio per la Giornata mondiale della pace che si celebrerà il 1° gennaio 2017 papa Francesco indica alcuni esempi di uomini e donne che hanno inciso con mezzi non violenti in situazioni di conflitto. Tra loro anche il Gandhi musulmano e la liberiana Leymah Gbowee
«La non violenza è talvolta intesa nel senso di resa, disimpegno e passività, ma in realtà non è così». Lo scrive in maniera molto chiara papa Francesco nel messaggio per la cinquantesima Giornata mondiale della pace (che si celebrerà il 1° gennaio 2017) inititolato «La nonviolenza: stile di una politica per la pace» presentato oggi in Vaticano. Un messaggio in cui il Papa spiega che «la violenza non è la cura per il nostro mondo frantumato» e tutto quello che ottiene è «scatenare rappresaglie e spirali di conflitti letali che recano benefici solo a pochi “signori della guerra”». Ricordando che «Anche Gesù visse in tempi di violenza. Egli insegnò che il vero campo di battaglia, in cui si affrontano la violenza e la pace, è il cuore umano: “Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive” (Mc 7,21)». Il Papa non vuole però fermarsi a una mera enunciazione teorica sulla non violenza. Vuole mostrare che quando è «praticata con decisione e coerenza» la non violenza «ha prodotto risultati impressionanti». E a questo proposito cita espressamente sei volti, di figure più o meno note che abbracciano religioni, contesti e popoli diversi.Madre Teresa, la non violenza che cura le ferite
È la fondatrice delle Missionarie della Carità che proprio durante l’Anno Santo della misericordia ha proclamato santa il primo volto della non violenza citato da papa Francesco. Lo fa riprendendo un passaggio del discorso che Madre Teresa pronunciò nel 1979 quando le fu assegnato il Premio Nobel per la pace: «Nella nostra famiglia non abbiamo bisogno di bombe e di armi, di distruggere per portare pace, ma solo di stare insieme, di amarci gli uni gli altri […] E potremo superare tutto il male che c’è nel mondo». Indicando Madre Teresa il Papa vuole mostrare con chiarezza che la non violenza non è passività ma disponibilità a chinarsi sulle ferite del mondo, facendosene carico.


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