Sorella Papua Nuova Guinea: l’anno della casa comune

Sorella Papua Nuova Guinea: l’anno della casa comune

Sarà la Papua Nuova Guinea il Paese al centro dell’iniziativa 2021 della Fondazione Pime. Attraverso un Fondo che finanzierà progetti di sviluppo sostenibile contro le conseguenze dei cambiamenti climatici

 

«“Laudato si’, mi’ Signore”, cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia […]. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi».

Inizia così l’enciclica di Papa Francesco Laudato si’. Un appello a “proteggere la casa comune” e a cercare un modello di sviluppo sostenibile e integrale che non dimentichi i poveri, lanciato nel 2015 e a cui tutti siamo ancora chiamati a rispondere. Nemmeno il Coronavirus e il conseguente lockdown di ogni attività commerciale e di ogni spostamento sono stati in grado di fermare, o quantomeno mitigare, il cambiamento climatico e i suoi irreparabili effetti. La pandemia globale ci ha però costretti a riflettere su vari temi, uno tra i primi proprio il rapporto con il creato che necessita oggi di un ripensamento profondo.

Un tema affrontato da tante voci che lo rilanciano, in contesti e con accenti diversi, come per esempio quella dei ragazzi del movimento Fridays for Future che – guidato dalla giovane attivista Greta Thunberg – si batte contro gli effetti del cambiamento climatico. Ma anche i missionari del Pime, attraverso i loro progetti, promuovono tanti interventi di sviluppo sociale che prevedono la fornitura di energia elettrica o acqua attraverso strumenti ecologici, a basso impatto ambientale oltre che a costi ridotti.

Per questo – combinando tra loro l’urgenza di promuovere la discussione sullo sviluppo sostenibile con il biennio che l’Istituto sta dedicando ai suoi 170 anni – la Fondazione Pime ha scelto di mettere al centro dell’attenzione nel 2021 la Papua Nuova Guinea attraverso il Fondo S142 – Sorella Papua Nuova Guinea. Salviamo la casa comune.

 

Dopo l’Amazzonia nel 2019 e la Cina nel 2020, sarà dunque questo Stato dell’Oceania, che nel 1852 fu la prima destinazione dei nostri missionari, il protagonista del Fondo Paese intorno al quale ruoteranno le iniziative promosse durante l’anno dal Centro Pime. Il nuovo Fondo vuole essere per le missioni locali uno strumento di cambiamento e d’innovazione a livello sociale, un mezzo attraverso cui attenuare e contrastare le difficili conseguenze del cambiamento climatico. L’obiettivo del Fondo sarà infatti promuovere progetti di sviluppo sostenibile ed ecologico con l’utilizzo di energie rinnovabili.

L’esigenza di scegliere la Papua Nuova Guinea non è solo dettata da una data da celebrare, ma anche dall’urgenza di tendere una mano a questo Paese che vive costantemente catastrofi naturali che mettono in ginocchio intere comunità e villaggi. La Papua è ricca di risorse naturali. La sua foresta pluviale tropicale è la terza più grande al mondo ed è caratterizzata da una straordinaria biodiversità (oltre il 5% del totale mondiale). Il suo equilibrio ambientale, tuttavia, ha continuato a subire un grave degrado nell’ultimo decennio a causa di pratiche non sostenibili di utilizzo delle risorse, deforestazione, distruzione degli habitat naturali, inquinamento e cattiva governance del territorio.

L’alta vulnerabilità di questo Paese è data, oltre che dalle cattive pratiche di cui sopra, dalla sua geografia, dalla dipendenza della popolazione (più dell’80%) da un’agricoltura di sussistenza, dalla presenza di infrastrutture sottosviluppate e dalla sua limitata capacità finanziaria.

Queste debolezze vengono ulteriormente aggravate dagli effetti del cambiamento climatico quali l’aumento incisivo della temperature, l’innalzamento del livello del mare e l’aumento delle precipitazioni ad alta intensità. La Papua Nuova Guinea rischia di dover affrontare una grave emergenza economica, alimentare e umanitaria se il surriscaldamento globale non verrà contrastato.

Grazie al Fondo S142 – Sorella Papua Nuova Guinea i nostri missionari avranno modo di accedere a fonti di finanziamento che aiutino a fronteggiare questa imminente – e in alcuni casi già attuale – emergenza, promuovendo progetti e attività di sviluppo eco-sostenibile e sensibilizzando le comunità locali a tali temi.
Il Fondo verrà promosso da tutte le aree del Centro missionario e coinvolgerà varie attività sia in Papua, attraverso l’operato dei nostri missionari, sia in Italia: dalla comunicazione attraverso i nostri media alla promozione degli eventi, dagli interventi educativi nelle scuole alle esposizioni al Museo Popoli e Culture, dall’animazione missionaria dei giovani alle letture proposte dalla Biblioteca. Tutti uniti per un unico grande obiettivo.
Il 70% dei contributi raccolti sarà destinato ai progetti di sviluppo sostenibile dei missionari in Papua Nuova Guinea. Il restante 30%, invece, finanzierà la promozione del Fondo e le diverse attività redazionali, culturali, di educazione alla mondialità e di animazione missionaria del Centro Pime di Milano.

Per maggiori informazioni e per scoprire di più sul nuovo Fondo S142 – Sorella Papua Nuova Guinea visitate il nostro sito web alla pagina pimemilano.com oppure contattate il nostro ufficio progetti (progetti@pimemilano.com; 02 43822537).