Papua Nuova Guinea ecco i primi progetti green

Papua Nuova Guinea ecco i primi progetti green

La Campagna per i 170 anni del Pime nel Paese dell’Oceania ha già permesso di inviare in missione oltre 107 mila euro e di avviare tre interventi all’insegna dello sviluppo sostenibile. Grazie al vostro aiuto

 

Dall’inizio di quest’anno vi abbiamo a lungo raccontato la nascita e la storia della prima missione del Pime: la Papua Nuova Guinea. Nel 2021 celebriamo infatti i 170 anni di questa presenza, attraverso la campagna “Sorella Papua Nuova Guinea. Salviamo la casa comune”, che sta raccogliendo donazioni per realizzare progetti di sviluppo sostenibile nel Paese e sensibilizzare i cittadini in Italia ai temi del cambiamento climatico e della tutela del Creato.
Oggi vogliamo raccontarvi il presente di questa missione, non il suo passato. E soprattutto dirvi grazie. Attraverso i vostri contributi al fondo S142 – Sorella Papua Nuova Guinea è stato possibile avviare progetti di sostenibilità ambientale e formazione alla salvaguardia della propria terra in questo Paese dell’Oceania.

A oggi, attraverso le donazioni raccolte, sono stati inviati in missione 107.819,78 euro. Grazie a voi i nostri missionari sono riusciti ad avviare progetti e programmi volti a fronteggiare un’imminente, e in alcuni casi già presente, emergenza climatica e ambientale. Si va dalla fornitura di pannelli solari e serbatoi di acqua potabile ai programmi di promozione delle corrette norme igienico-sanitarie fino agli interventi di sensibilizzazione della popolazione locale.

I tre progetti già avviati coinvolgono l’Arcidiocesi di Madang, nel Nord-Est del Paese. Il primo di cui vogliamo raccontarvi verrà gestito e portato avanti da padre Ralph Jasawala a Bogia. Nonostante sia la sede principale dell’omonimo Distretto, Bogia è molto sottosviluppata a livello di infrastrutture, elettricità e servizi sanitari. La parrocchia Holy Trinity è un decanato a cui fanno riferimento altre 13 parrocchie; qui sorgono una scuola elementare, una superiore, un centro sanitario e vari uffici amministrativi del governo. Ciò che manca è un luogo di incontro e socializzazione, in cui possano essere svolti anche corsi di formazione e attività educative. Ed è proprio ciò che farà padre Ralph grazie ai vostri contributi al fondo S142: costruire un centro di aggregazione green, accessibile a tutte le famiglie di Bogia e delle parrocchie limitrofe.

La struttura sarà provvista di serbatoi per garantire acqua pulita e potabile al villaggio, verranno costruiti otto servizi igienici e due dormitori. L’edificio sarà la sede di tantissime attività sociali, di incontri, di programmi di promozione umana e di sensibilizzazione alle corrette norme igienico-sanitarie.
Il progetto inoltre prevede l’installazione di impianti a energia solare nel centro stesso e nella chiesa, in modo da garantire luce ed elettricità a basso costo e a basso consumo.

Spostandoci un po’ più a Sud incontriamo la parrocchia St. Margaret di Bosmun, sulla costa settentrionale della provincia di Madang, lungo il fiume Ramu. Qui padre Suresh Kumar Gorremuchhu porterà avanti un importante intervento in ambito sanitario. Sebbene si trovi in una zona circondata dall’oceano, la parrocchia non ha accesso all’acqua potabile: le persone attingono quella del fiume Ramu, insalubre e causa di malattie. Attraverso due progetti della Fondazione Pime è già stato possibile costruire nella parrocchia un centro di aggregazione e installare cisterne per garantire da bere a tutta la comunità.

Oggi, l’intervento di padre Suresh si focalizza sull’ambito sanitario. Infatti, sebbene il centro di aggregazione garantisca spazi per lo svolgimento di attività sociali e pastorali, è provvisto solo di servizi igienici “temporanei” e le persone che vi si recano per seguire i corsi (anche della durata di due settimane) devono lavarsi nel fiume perché mancano strutture adeguate. Con il vostro aiuto il centro esistente verrà fornito di tre servizi, tre docce, una fossa biologica e quattro serbatoi per garantire acqua pulita e potabile alla comunità. A questo progetto verranno affiancati programmi di igiene e salute rivolti a tutte le famiglie e alla comunità di Bosmun: ogni programma durerà una settimana e coinvolgerà bambini, giovani e adulti.

Il terzo intervento che verrà attuato grazie al vostro contributo sarà invece promosso e sviluppato da padre Gaudencio Pereira a Kayan. La parrocchia, con una popolazione di circa cinquemila abitanti di cui oltre quattromila cattolici, si compone di nove grandi villaggi e si colloca in una delle zone più remote e abbandonate della provincia di Madang.

Le strade e i villaggi sono in condizioni critiche: mancano energia elettrica, acqua potabile e assistenza sanitaria di base. Grazie al progetto di padre Gaudencio verrà “portata luce” al villaggio attraverso l’installazione di dieci pannelli solari nelle strutture della missione: sei pannelli verranno installati nella canonica, due nella chiesa e altrettanti nel centro parrocchiale. Così, anche attraverso incontri di sensibilizzazione, verrà promossa maggiore consapevolezza sulla tutela dell’ambiente, incoraggiando l’utilizzo dell’energia da pannelli solari e la riduzione dell’inquinamento. Non solo: portando l’elettricità nella missione, la comunità potrà organizzare le attività anche in orari serali, usando il centro per le riunioni, il catechismo e i corsi di formazione.

Senza di voi tutto questo non sarebbe possibile. A nome dei missionari del Pime vi diciamo quindi il nostro più grande e sentito grazie! Per scoprire di più sulla campagna e per aiutarci a promuovere altri progetti sostieni il fondo S142 visitando il sito www.sorellapng.com.