Il bilancio (sociale) 2015

Il bilancio (sociale) 2015

L’anno scorso sono stati quasi 16 mila i beneficiari del Sostegno a distanza e 56 i progetti di sviluppo finanziati attraverso la Fondazione Pime Onlus nei Paesi dove sono presenti i missionari

 

La Fondazione Pime Onlus ha presentato nelle scorse settimane il bilancio consuntivo sui conti economici 2015.  E come accade ormai da qualche anno a questi numeri viene affiancato anche il bilancio sociale delle attività, un documento ufficiale in cui per quei numeri vengono descritte le azioni concrete portate avanti dal Pime in missione e in Italia. Si tratta di una relazione molto dettagliata che è possibile leggere integralmente sul nostro sito www.pimemilano.com. Anche qui su Mondo e Missione, però, vogliamo condividere alcuni dati con tutti i benefattori e gli amici dell’istituto. I numeri più significativi sono evidentemente quelli che riguardano le attività dell’Ufficio Aiuto Missioni, che trasforma la vostra generosità in occasioni di speranza per tante persone nel mondo.

 

 

SOSTEGNO A DISTANZA

Il Sostegno a Distanza (SaD) resta la forma di impegno più rilevante tra quelle che vedono impegnata la Fondazione Pime Onlus nell’aiuto delle missioni. Complessivamente per questa specifica attività nel 2015 sono stati raccolti 3.274.426,73 euro: di questi – trattenuti 225.143,09 euro per le spese di gestione (il 6,88%) – 3.049.283,64 euro sono stati inviati in missione. Al 31 dicembre 2015 il numero complessivo dei beneficiari del Sostegno a Distanza risultava essere pari a 15.913 persone, in leggero calo rispetto ai 16.531 del 2014. Nel dettaglio i singoli beneficiari per i quali la Fondazione ha ricevuto un sostegno nel 2015 sono stati 13.040 a fronte dei 14.059 dell’anno precedente.

Come mai i beneficiari del Sostegno a Distanza della Fondazione Pime Onlus sono di più rispetto alle persone materialmente aiutate durante l’anno con una donazione da parte dell’adottante? Per due motivi: 1) perché ci sono benefattori che versano in anticipo la quota per più anni; 2) perché anche nel caso in cui il sostegno a distanza non risulti «coperto» non viene immediatamente sospeso dalla Fondazione Pime Onlus: per un certo periodo viene mantenuto attivo, in attesa che venga definita la chiara volontà del sostenitore di interrompere l’impegno.

Dove vivono i beneficiari del Sostegno a Distanza promosso dalla Fondazione Pime Onlus? 11.594 in Asia, 2.953 in Africa, 1.178 in America Latina e 147 in Oceania. La stragrande maggioranza sono bambini e ragazzi, ma va ricordato che i missionari del Pime promuovono questa forma di solidarietà anche per venire incontro alle necessità di giovani a cui permettere degli studi superiori (183), disabili (131) e seminaristi (66). Nell’anno 2015 sono stati avviati solo 258 nuovi Sostegni a Distanza, con un calo dell’11,4% rispetto al 2014. In generale – dunque – per questa forma di generosità si conferma un trend negativo legato alla crisi economica, che sembra continuare a scoraggiare ad assumersi un impegno economico di poco più di 200 euro per la durata di almeno tre anni.

 

 

PROGETTI DI SVILUPPO

Nell’anno 2015 la Fondazione Pime Onlus ha sostenuto 56 progetti di sviluppo, suddivisi nei seguenti ambiti: sviluppo sociale (26), istruzione-formazione (14), impegno pastorale (9), sanità (5), mezzi di comunicazione sociale (2). Complessivamente sono stati raccolti 715.372,97 euro, con un leggero calo rispetto ai 780.422,62 euro del 2014. In questo caso la trattenuta per le spese di gestione è stata di 83.024,60 euro (11,61%), per cui sono stati concretamente inviati in missione 632.348,37 euro. A questi fondi vanno poi aggiunti 826.065,94 euro raccolti dalla Fondazione Pime Onlus sotto la voce «erogazioni da assegnare». In questo ambito sono ricomprese le donazioni in cui gli offerenti non effettuano una scelta precisa ma indicano un bisogno generale (per esempio: bambini, lebbrosi, giovani…) e la cui assegnazione a una singola iniziativa è destinata dal Comitato di beneficenza della Fondazione. Inoltre sempre in questo fondo rientrano le raccolte per i progetti di emergenza; nel 2015 ne sono rimasti attivi due già avviati nel 2014: l’iniziativa Adotta un cristiano di Mosul promossa insieme ad AsiaNews per l’Iraq (351.847,10 euro) e la solidarietà ai profughi in fuga dalle violenze di Boko Haram in Camerun (che ha raccolto 139.374,50 euro nel 2015 ed è tuttora in corso). Queste somme vengono inviate ai destinatari senza nessuna trattenuta. Infine vanno segnalate le campagne natalizie Giochiamoci il Natale e Incanto Gospel che hanno raccolto 18.381 euro da destinare – al netto delle spese di gestione e organizzative – all’acquisto di giochi da esterno per tre missioni del Pime in Messico, Costa d’Avorio e Cambogia.

 

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PER I SINGOLI MISSIONARI

La Fondazione Pime Onlus raccoglie anche le offerte inviate direttamente a singoli missionari del Pime: anche su queste erogazioni la Fondazione non effettua nessuna trattenuta a titolo di rimborso spese. Nel 2015 per questa tipologia di donazioni sono stati raccolti 2.269.142,31 euro (rispetto ai 2.427.962,72 euro del 2014). Complessivamente – dunque – aggiungendo alle diverse voci anche i proventi del 5×1000 e altre iniziative speciali, durante il 2015 la Fondazione Pime Onlus ha destinato alle attività dei missionari 7.779.085,24 euro.

LE ALTRE ATTIVITA’

La raccolta fondi dell’Ufficio Aiuto Missioni non esaurisce l’impegno della Fondazione: va considerata, infatti, anche tutta l’attività culturale promossa dal Centro missionario Pime di Milano. Anche su questo ci sembra importante offrire qualche dato: durante l’anno 2015 sono stati circa 132.500 i partecipanti alle attività dell’Ufficio educazione alla mondialità, per un numero complessivo di 8.000 ore di attività educativa nelle scuole (28.000 i ragazzi accompagnati dagli educatori del Pime nella visita all’Expo2015); 3.500 i visitatori del Museo Popoli e Culture mentre il patrimonio della Biblioteca del Pime ha raggiunto quota 41.200 volumi.